Un trentenne albanese ma residente a Sansepolcro è stato arrestato dal Carabiniere che egli stesso ha aggredito.
Nel cuore della notte, sono le 2:30 circa di venerdì, quando la pattuglia della Radiomobile di Sansepolcro vede sfrecciare un’automobile che procedeva con andatura sostenuta, ma incerta per le vie di quel centro.
I militari biturgensi decidono quindi di inseguire il veicolo riuscendo a fermarlo, dopo un breve inseguimento. L’autista del veicolo, appariva sin da subito ed in maniera evidente, che aveva alzato il gomito, tutti i sintomi lo confermavano tra cui alito vinoso, il precario equilibrio e parole sconnesse tra loro.
La sola richiesta di documenti, fatta dai carabinieri, è bastata a far innervosire l’operaio di origini straniere (già noto nella zona per essere stato protagonista di altre condotte penalmente rilevanti), che è poi trasceso in escandescenze quando gli è stato chiesto di sottoporsi all’alcooltest. Minacce di ogni genere, anche di morte, fino a giungere allo spintonamento di uno di essi, che perdendo l’equilibrio è caduto riportando lievi lesioni personali. Rialzatosi, lo stesso militare ha subito ammanettato e portato in caserma il suo aggressore, che ora dovrà rispondere dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, minacce, e guida in stato di ebbrezza.
Ciò si comunica nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.