“L’Amministrazione presenti al Consiglio comunale la relazione semestrale su SOGECO, che dice di aver chiesto a SOGEPU a giugno 2023”
Le conclusioni della Corte dei Conti (Delibera n.151/2023) discusse nell’ultima seduta della Commissione Controllo e Garanzia, non appaiono lusinghiere per il Comune di Città di Castello, in merito allo stato dei controlli interni che l’ente comunale deve obbligatoriamente svolgere. L’ aspetto contestato più eclatante è quello del controllo sulle società ed organismi partecipati poichè non sono stati elaborati ed applicati indicatori di deficitarietà aziendale negli esercizi 2020 e 2021, e neppure, negli stessi anni, i budget degli Organismi e delle società controllate in violazione dell’art. 19, comma 6 del TUSP da parte delle società stesse.
A noi pare grave che negli anni scorsi non sia stata realizzata la necessaria previsione economico-finanziaria e il calcolo degli indici di deficit, modi per tenere sotto controllo i centri di costo, le spese e gli investimenti a fronte degli introiti previsti, nelle varie società comunali. Pare proprio confermata l’idea che gli amministratori delle società partecipate abbiano usufruito di svariate capacità finanziarie senza un reale controllo sui centri di costo e sui risultati.
Sarà anche per questo che i Bilanci di Polisport non brillino e quelli di Sogepu hanno presentato ingenti spese per consulenze e contributi con situazioni debitorie gravi anche rispetto ai fornitori non pagati per milioni ed esposizioni altrettanto milionarie verso le banche?! Rispondere alla Corte, come fa il Comune, che dal 2023 si redige un report annuale a consuntivo, che contiene anche “indicatori di tipo contabile sullo stato di solidità”, evidentemente non è bastato.
Anche perchè, a precisa mia domanda in Commissione, la dirigente ha dovuto ammettere che i budget non sono stati prodotti neppure per le annualità 2022 e 2023: il serio auspicio è che si cambi atteggiamento per riportare le redini del controllo sulle partecipate nelle mani di una amministrazione pubblica meno lassista.
La Sezione invita poi il Comune a dare seguito all’impegno di incrementare l’effettività dei controlli sulle “partecipate indirette”, cioè su SOGECO.
In effetti, la Corte, con un supplemento istruttorio del 25 ottobre 2023 ha chiesto di riferire in merito all’attuazione del regolamento sul sistema dei controlli delle società e degli organismi partecipati di cui evidentemente non ha le informazioni adeguate: a questo punto sollecitiamo l’Amministrazione, se non lo avesse già fatto, ad inviare alla Corte gli atti di costituzione di SOGECO per una valutazione di merito e a presentare al Consiglio comunale la relazione semestrale che, rispondendo alla Corte, dice di aver chiesto a giugno 2023 a SOGEPU, riguardante SOGECO, la società a maggioranza privata di cui detiene il 49%.
Anche sul controllo della qualità dei servizi, le società partecipate non hanno superato l’esame della Corte perchè non hanno adottato la Carta dei servizi, documento obbligatorio per comunicare ai cittadini, in via preventiva, gli standard di qualità dei servizi e permetterne la verifica, anche se l’assessore ha assicurato che hanno iniziato ad adeguarsi nel 2023.
Le attività di controllo non sono, come qualcuno potrebbe pensare, inutili esercizi di stile verso cui essere insofferenti, ma modalità previste dalla legge per garantire la legittimità e la regolarità dell’azione amministrativa , verificarne l’efficacia, l’efficienza e l’economicità al fine di ottimizzare, anche mediante tempestive azioni correttive, il rapporto fra risorse impiegate e risultati.
La Sezione, pur rilevando l’inadempimento in relazione alle annualità considerate, prende atto degli impegni assunti sui controlli interni per l’anno 2023. Speriamo che gli esiti prossimi siano migliori.