Orti “solidali”: al via un innovativo progetto di agricoltura sociale dove anziani, pensionati e persone con disabilità condividono esperienze in comune. Una delle prime esperienze a livello nazionale, alle porte della città un’area verde, 124 appezzamenti di 100 metri quadrati ciascuno, destinata alle coltivazioni di ortaggi e piccoli alberi di frutta, che di fatto diventa una vera e propria palestra di vita e di integrazione sociale, multietnica e culturale, dove generazioni diverse convivono fra loro all’insegna di una sana attività all’aria aperta – La presentazione oggi in una sala consiliare gremita di persone
Orti “solidali”: al via un innovativo progetto di agricoltura sociale dove anziani, pensionati e persone con disabilità condividono esperienze in comune. Alle porte della città un’area verde destinata alle coltivazioni di ortaggi e piccoli alberi di frutta che di fatto diventa una vera e propria palestra di vita e di integrazione sociale, multietnica e culturale, dove generazioni diverse convivono fra loro all’insegna di una sana attività all’aria aperta. Il terreno, di proprietà comunale, 124 appezzamenti di 100 metri quadrati ciascuno assegnati ai richiedenti attraverso precise regole e disposizioni, sarà gestito dalla Cooperativa “La Rondine” che ha sempre creduto nei valori dell’agricoltura sociale attraverso laboratori con soggetti svantaggiati sia fisici che mentali già dal 2013, con la nascita della Cooperativa “La Rondine a Maccarello”, che ha permesso di ampliare le proposte per una maggiore tipologia di utenti, andando a lavorare su numerose e nuove progettualità attraverso un coinvolgimento a 360 gradi della comunità. Due appezzamenti saranno utilizzati per sviluppare esperienze di coltivazione della terra rivolte alle persone con disabilità e favorire lo scambio intergenerazionale con gli anziani assegnatari dei terreni, in media ultrasettantenni, con le donne che stanno sempre più diventando protagoniste. Una politica di sostegno alle persone svantaggiate, che non vuole essere meramente assistenzialistica ma di costruzione di una progettualità mirata a raggiungere la più ampia autonomia e indipendenza possibile, una delle prime in Italia che risale agli anni ’80, all’allora sindaco Giuseppe Pannacci, che insieme al consiglio comunale dell’epoca e con il lavoro del dirigente Ivano Alunni e poi di Gualtiero Angelini (alla cui memoria sono intitolati) furono artefici della creazione degli orti, dal 2010 gestiti dal comitato di gestione composto da cinque componenti e presieduto dal presidente uscente, Silvano Anderini. Le novità, contenute nel regolamento numero 31, approvato dal consiglio comunale del 18 aprile 2016 e recentemente modificato con deliberazione consiliare numero 56 del 10 Luglio 2023, illustrate questa mattina, in una sala consiliare gremita come non s era mai vista, alla presenza del sindaco, Luca Secondi, dell’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti, del presidente della Cooperativa “La Rondine”, Luciano Veschi e della Cooperativa “La Rondine a Maccarello”, Marco Romanelli e la dirigente dei servizi sociali del comune, Giuliana Zerbato, e la responsabile dell’ufficio orti “sociali”, Roberta Manfroni, non finiscono qui. Per poter far condividere questa bella esperienza ad altri soggetti anziani, magari soli ed impossibilitati a raggiungere gli orti è allo studio un servizio gratuito di trasporto ed assistenza della Cooperativa La Rondine: un modo davvero originale ed inclusivo per poter consentire anche a chi non può spostarsi da casa di piantare qualche ortaggio in compagnia. L’ISEE non sarà più un requisito per l’assegnazione, attraverso specifico bando, ai pensionati degli orti comunali nel quartiere Madonna del Latte che hanno la propria residenza nel comune e non hanno nel proprio nucleo familiare alcun altro componente al quale sia già stato affidato un orto comunale e non siano proprietari, affittuari o beneficiari di terreni di estensione superiore agli 80 metri quadrati. L’assegnazione ha durata triennale, con possibilità di rinnovo per analogo periodo, e comporta il versamento al comitato di gestione di un contributo di 12 euro all’anno per le spese generali che rimane inalterato (cifra davvero simbolica). L’affidamento degli orti può essere revocato in ogni momento quando la coltivazione e la cura del terreno venga palesemente abbandonata, insorgano contenziosi che determinino comportamenti inadeguati nei confronti di altri titolari degli appezzamenti o personale addetto alla gestione e alla vigilanza, non venga corrisposto il contributo annuale. L’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti, ha illustrato il regolamento e le novità di gestione dell’area di territorio comunale parlando della “necessità di migliorare la gestione degli orti e di far fronte ai cambiamenti intervenuti negli ultimi tempi e alle mutate esigenze emerse più recentemente”. “Vogliamo dare una risposta più efficace anche alle semplici esigenze di manutenzione ordinaria e straordinaria, viste le richieste sempre più frequenti, ma anche valorizzare le potenzialità degli orti, che sono un servizio importante che il comune offre alle persone anziane”, ha detto l’assessore, evidenziando tra gli interventi più rilevanti “l’eliminazione dell’ISEE, “perché ci è sembrato un po’ contradditorio rispetto alla finalità degli orti che non quella del sostentamento alimentare, ma della socializzazione e di favorire un invecchiamento sempre attivo dei pensionati”. “Inoltre – ha proseguito l’assessore – abbiamo introdotto la possibilità di una gestione esterna degli orti, in questo caso alla Cooperativa “La Rondine a Maccarello” per ottimizzare anche l’utilizzo delle risorse che il comune mette a disposizione annualmente”. “C’è poi una modifica a cui tengo particolarmente – ha concluso Calagreti – che è quella di destinare due appezzamenti a finalità sociali, dando vita a progettualità che possano coinvolgere ragazzi e permetta agli anziani di mettere a disposizione la propria esperienza”. “Un sentito ringraziamento al comitato di gestione uscente composto dai pensionati ed in particolare al suo presidente, Silvano Anderini, che ne è stato la colonna portante dimostrando sempre capacità, serietà e spirito di collaborazione”. “L’agricoltura sociale – hanno sostenuto presidente della Cooperativa “La Rondine”, Luciano Veschi e della Cooperativa “La Rondine a Maccarello”, Marco Romanelli ricopre un ruolo importante, perché è in assoluto una delle forme inclusive più importanti per i soggetti deboli e non solo, ma soprattutto l’agricoltura facilita l’amicizia, la condivisione e la partecipazione di tante persone. Quindi c’è molta soddisfazione nell’aver preso in gestione gli “Orti Sociali” da parte della sua partecipata “La Rondine a Maccarello”. Sicuramente questa nuova gestione, condivisa con tutti gli assegnatari degli orti porterà un valore aggiunto ad un progetto così importante che è già presente da anni; infatti già stiamo pensando di poter far condividere questa bella esperienza ad altri soggetti che potranno beneficiare accompagnati ed assistiti dalla Cooperativa La Rondine per poter piantare qualche ortaggio ed avere la soddisfazione ancora di poter dire “questo che mangio è il frutto del mio lavoro”. Siamo lieti di poter condividere la presentazione della nuova gestione e del nuovo Regolamento degli “Orti Sociali” con gli attuali e nuovi assegnatari, perché siamo certi che attraverso una condivisione di ascolto e comprensione reciproca si possa gestire ancora meglio gli spazi che il Comune di Città di Castello ha assegnato, e ci renderemo disponibili per qualsiasi necessità, a tutti nessuno escluso, fin da subito”, hanno concluso Veschi e Romanelli.
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Orti “solidali”: al via a Città di Castello un innovativo progetto di agricoltura sociale dove anziani, pensionati e persone con disabilità condividono esperienze in comune
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