A dieci mesi dal rinnovo dell’appalto con DOGRE, ho presentato una nuova interpellanza sulla gestione del servizio del “canone unico patrimoniale” (Cup), del “canone per le pubbliche affissioni” e canone mercatale. Le motivazioni risiedono in primis nell’assordante silenzio seguito alla seduta di tre Commissioni congiunte con gli uffici comunali e con i vertici di Dogre, dove tutta la responsabilità dei pesanti disservizi sono stati scaricati dal gestore sui due dipendenti, senza una qualunque assunzione di responsabilità e volontà di soluzione dei gravi disservizi generatisi e aggravatisi in questi ultimi mesi verso l’utenza.
Cartelle con interessi sbagliati, calcoli errati nelle metrature pubblicitarie, sanzioni esorbitanti e decine di contestazioni con richieste dei contribuenti della documentazione necessaria,rimaste senza risposta, stanno confermando una gestione estremamente deficitaria del servizio pubblico di riscossione.
Per questo, il mio atto intende appurare se l’Amministrazione abbia provveduto a verificare nel dettaglio queste situazioni nonchè la veridicità delle gravi affermazioni ascoltate in Commissione e per sapere quante siano le cartelle di accertamento emesse per le quali gli utenti abbiano chiesto risposta di chiarimento e/o di documentazione obbligatoria, senza avere alcun riscontro scritto dalla società DOGRE, con una possibile lesione dei diritti dei contribuenti, che il Comune dovrebbe tutelare.
Inoltre si vuol sapere se siano state effettuate le verifiche del caso e se siano stati riscontrati gli estremi per applicare l’art. 23 del Capitolato d’appalto riguardante sanzioni e penalità per violazioni degli obblighi contrattuali e/o siano stati o meno riscontrati uno o più motivi ricadenti nell’art. 25, che disciplina la risoluzione del contratto di concessione.
Non è ammissibile, infatti, che la grave situazione emersa in Commissione, e più volte denunciata dagli stessi dipendenti del servizio di riscossione, venga lasciata cadere così, senza una definizione, senza una assunzione di responsabilità concreta degli amministratori nonchè controllori pubblici. Così come non è ammissibile lasciare che continui l’applicazione di un Regolamento, modificato dal Comune nel 2021, che presenta alcune incongruenze e norme controverse: anche su questo, come opposizione, interverremo con una specifica mozione di modifica che ristabilisca equità e maggiore corrispondenza tra tariffe e spazi pubblicitari.