Nel pomeriggio di sabato 17 febbraio u.s., a Tuoro sul Trasimeno, il Capitano Luca Battistella, Comandante della Compagnia Carabinieri di Città della Pieve, competente per territorio, e il Comandante della locale Stazione Carabinieri, Maresciallo Maggiore Simone Spaccino, hanno incontrato giovani e meno giovani, al centro “Emanuele Petri”, per sensibilizzarli sulla delicata tematica delle truffe e dei raggiri in danno della popolazione.
All’incontro, che rientra nella più ampia campagna di sensibilizzazione contro le truffe promossa dal Comando Provinciale Carabinieri di Perugia, ha partecipato anche il Sindaco di Tuoro, Maria Elena Minciaroni. Nel corso delle attività, i militari hanno descritto alla platea le metodologie più comunemente utilizzate dai truffatori per carpire la fiducia delle loro vittime, mettendo in guardia i presenti soprattutto dalla consolidata tecnica del “finto carabiniere/avvocato”. Quello che spesso si verifica, infatti, è il tentativo di raggiro perpetrato a mezzo telefono dove l’interlocutore – che si presenta come generico “carabiniere” – contatta telefonicamente una persona anziana e le comunica che il proprio figlio/nipote è rimasto coinvolto in un grave sinistro stradale e che per evitargli gravi conseguenze (anche penali) dovrà consegnare denaro contante o oggetti preziosi ad un incaricato (talvolta un finto avvocato) che si presenta immancabilmente presso l’abitazione del malcapitato. L’incontro è servito per condividere una regola generale: se uno sconosciuto ti chiede denaro o gioielli, chiama il 112!
Si è parlato anche di comportamenti virtuosi tesi a contrastare il fenomeno dei furti in abitazione, i furti sulle auto in sosta (in prossimità di chiese, cimiteri o centri commerciali) e alle truffe online.
I Carabinieri hanno ribadito alla platea la necessità di attivare sempre il sistema di allarme – e presente – quando si lascia la propria abitazione anche per un periodo limitato di tempo, di non lasciare le chiavi inserite esternamente alla porta di casa, di non lasciare porte o finestre aperte. Inoltre, si è ribadita la necessità di non lasciare le chiavi inserite nel cruscotto delle autovetture parcheggiate sulla pubblica via o in cortile.
I presenti hanno rivolto numerose domande ai militari dell’Arma, contribuendo alla buona riuscita dell’incontro anche attraverso la condivisione di testimonianze o esperienze personali.
L’attività di sensibilizzazione proseguirà nelle prossime settimane con altri incontri nei comuni del Trasimeno.