Vino e storia, da sempre un’accoppiata vincente: perché il vino è (anche) storia, proveniendo da lontano assai…Non sorprende pertanto che la serata organizzata dalla sezione tifernate dell’AIS -Associazione Italiana Sommelier- presso il castello di Sorci abbia ottenuto lusinghiero riscontro fra i partecipanti, una 40ina circa. Il legame si è concretizzato tramite il rapporto che lega Veronica Barelli (la ‘gran castellana’, erede degli immaginifici e meravigliosi Gabriella e Primetto) al sodalizio guidato con sagacia e passione da Tiziana Croci. La visita alle antiche stanze del maniero anghiarese, con tutte le loro meraviglie che in più d’una circostanza hanno lasciato a bocca aperta gli astanti, è stata l’aperitivo (è il caso di dire nella circostanza…) dell’evento: la padrona di casa ha guidato il folto gruppo alla scoperta delle segrete -con i vari strumenti di tortura, le celle, gli ossari…-, della camera da letto di Baldaccio Bruni arricchita da particolari suppellettili (fra cui un’autentica cintura di castità in ferro!), dei saloni di rappresentanza impreziositi da opere d’arte ed arredi secolari -il nucleo originario del castello risale al 1100 circa, con aggiustamenti successivi-.
E non son mancati racconti, in alcuni casi (come dire) inquietanti perché vissuti in prima persona da Veronica stessa, sulla leggenda del fantasma che con la sua oscura presenza si manifesterebbe in vari modi: sì, proprio il valoroso condottiero di ventura, ucciso a Firenze con l’inganno a metà del 1400, che pare vagare tuttora inquieto in quella che fu la sua residenza: leggenda, ma mica poi tanto (son diversi gli ospiti della struttura che negli anni, nottetempo, se la son data a gambe in fretta e furia)…
E dopo il piacere per gli occhi, quello per…il palato: già, dato che la comitiva si è in seguito spostata all’adiacente locanda, a chiudere in bellezza il felice appuntamento: qui le scelte enologiche della presidentessa l’han fatta da padrone, tramite abbinamenti studiati per i vari, gustosi piatti che han lasciato gli aspiranti sommelier pienamente soddisfatti ed appagati. Piacevole appendice alla più che gradevole serata, la consegna da parte di Amanda Borrelli (una delle socie AIS) del volume opera oltre 30 anni or sono del padre Renato e di Giorgio Galvani -“Storie”, in cui fra i protagonisti veniva tratteggiata la figura di ‘messer’ Primetto in un accattivante capitolo- alla primogenita, che ha apprezzato assai: con dedica degli autori, nel ricordo di un personaggio che per loro fu anzitutto un amico, e che tanto si spese per l’Altotevere mercé idee brillanti ed innovative.