Il Bilancio di previsione 2024 non soddisfa la vocazione sociale di questo Comune, perché con l’aliquota piatta a 0,80% non si rispetta la necessaria progressività della contribuzione fiscale, principio sancito dalla nostra Costituzione, come hanno rimarcato anche le organizzazioni sindacali che, questa volta, non hanno sottoscritto il Bilancio per la mancata progressività e per l’inesistente partecipazione. Applicare la stessa aliquota a chi guadagna 13.601 euro come a chi ne guadagna 50 o 100mila, e oltre, non non è esattamente quello che ci si aspetta da una giunta che si professa di centrosinistra.
Duole dirlo, ma si poteva e si doveva fare meglio, cercando di arginare le maggiori spese con un maggior recupero dell’evasione e con economie di spesa, possibili se si fosse gestito diversamente il tesoretto di due milioni e ottocentomila lasciato dal bilancio 2022 . Si poteva tenere meglio sotto controllo i conti delle partecipate e i loro budget di spesa, come contestato anche dalla Corte dei Conti, per evitare di dover intervenire con risorse pubbliche per ripianarli, come avviene con Polisport da anni.
Si poteva evitare di spendere soldi per prendere in affitto, per archivio e magazzini, dei locali che avrebbero dovuto essere messi a disposizione da Sogepu, secondo un accordo sottoscritto dieci anni fa, ma rispettato solo dal Comune, quando la partecipata venne ricapitalizzata con circa 2 milioni e mezzo di euro.
Detto per inciso, l’indebitamento di questo Comune con questo Bilancio sale di altri due milioni per mutui, arrivando a oltre 28 milioni di euro, senza che siano previsti investimenti in settori strategici, come la diminuzione delle spese energetiche o per dotare questa città di tutti i servizi necessari.
Ecco perchè anche l’istituzione della tassa di soggiorno cozza parecchio con la realtà di quanto viene offerto al turista. Senza contare che il Regolamento non rispecchia le novità introdotte dalla risoluzione del Senato del 21 febbraio 2024 e dunque dovrà essere rivisto, non appena approvato.
Questa maggioranza ha voluto anche bocciare gli emendamenti da me presentati per evitare discriminazioni tra studenti e giovani atleti e per esentare dalla tassa di soggiorno tutti i minori: sarebbe stato un bel segnale da poter utilizzare per lanciare una “Città di Castello tax free per studenti e giovani sportivi”.
E invece le scolaresche sopra i 12 anni e i docenti accompagnatori dovranno pagare il 50% della tassa, mentre i giovani sportivi lo dovranno fare solo dopo i 16 anni, purchè il loro gruppo partecipi a iniziative e tornei organizzati in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
Non si capisce la disparità di trattamento, e perchè la mia proposta di esentare tutti i minori sia stata bocciata, a meno di pensare che l’introito previsto di 150.000€ sia in realtà dovuto più alla presenza di scolaresche che di turisti, al contrario della narrazione ufficiale che ha decantato i grandi risultati in termini di presenze dei visitatori nel nostro territorio.