Arcaleni “Pieno sostegno alla forte iniziativa del M5S per contrastare la libera circolazione dei veicoli a motore su sentieri e pascoli”

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Presentata anche a Città di Castello la Mozione per l’istituzione di un Regolamento comunale che difenda i sentieri e le vie tra pascoli e boschi, messi in pericolo dalla selvaggia liberalizzazione voluta dalla Lega e dalla giunta Tesei.

Il Regolamento, allegato alla Mozione da me presentata, va a tutelare le zone di montagna e chi vuole viverla con rispetto e attenzione, bloccando questa selvaggia deregulation che riflette la politica nera della destra sulle questioni ambientali. L’emendamento ha di fatto deregolamentato ogni tipo di transito dei veicoli a motore sui sentieri e mulattiere dei Comuni umbri, creando un vuoto normativo che va a mettere in serio rischio chi ogni giorno vive la montagna. Inoltre mette in capo a Comuni, comunanze e realtà che vivono questi territori, in particolare aree marginali, l’onere di tabellare i sentieri. Obbligo che le finanze delle amministrazioni locali non sono assolutamente in grado di sostenere e che saranno causa nella migliore delle ipotesi di debiti fuori bilancio, nella peggiore di vere e proprie omissioni di legge. Che cosa potrebbe accadere se una persona dovesse essere investita su un sentiero in un’area protetta in cui il divieto obbligatorio doveva essere indicato da una tabella non presente? È evidente che la responsabilità penale ricadrebbe direttamente sui Comuni, nonostante quella morale sia certamente in capo alla Regione.

Lanciamo e sosteniamo dunque in Umbria anche un firma day, a partire dal 6-7 aprile 2024, contro il via libera ai veicoli a motore su pascoli e sentieri: la raccolta firme per l’adozione di un Regolamento per la fruizione e la sicurezza della rete dei sentieri, delle mulattiere e dei pascoli e contro l’indiscriminato all’accesso di veicoli a motore è la prima iniziativa congiunta che i gruppi territoriali del Movimento 5 Stelle porteranno avanti sul territorio umbro.

Il danno che la Regione sta creando non è solamente per gli umbri, ma anche e soprattutto per i turisti e ha incontrato l’aperta ostilità e protesta di tutte le associazioni ambientaliste e non solo, come CAI e Federazione Italiana Escursionismo (FIE). L’atto deregolamenta infatti ogni tipo di accesso dei veicoli a motore anche su aree di pregio e percorsi spirituali di enorme interesse turistico come ad esempio la Via di Francesco, il Cammino dei Protomartiri o il cammino dei Borghi Silenti solo per citarne alcuni.

Un danno di immagine e materiale incalcolabile per l’Umbria.

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