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L’augurio pasquale del vescovo Andrea Migliavacca

In vista delle celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua il vescovo Andrea Migliavacca ha incontrato la stampa per condividere il proprio augurio alla comunità. “Vorrei estendere il mio augurio a tutta la comunità – ha detto il Presule – non solo alla Chiesa, ma a tutti, da chi non crede a chi non è cristiano, fino a chi arriva da Paesi lontani. Auguro che sia una Pasqua di pace; a Mosca, in Ucraina, a Gaza e nella Terra Santa, in Sud Sudan, in Siria e in tutti quei luoghi colpiti dalle ostilità e che il Papa chiama ‘terza guerra mondiale a pezzi’, dei pezzi che si stanno via via unendo, purtroppo.

Il Risorto porta questo saluto: ‘Pace a voi’. Il mio augurio poi vorrei fosse un augurio di vita, in questo contesto di inverno demografico e dove diminuiscono costantemente le nascite. Alla vita si manca oggi di rispetto su più fronti, con un Paese europeo che addirittura mette in costituzione il diritto all’aborto, ma anche nei tanti modi con cui viene negata la dignità della vita delle persone, come avviene con la non attenzione ai poveri. Che la Pasqua ci aiuti a scoprire la ricchezza e la bellezza della vita e ci faccia diventare difensori della vita. Vorrei poi che il mio augurio pasquale fosse un augurio alla famiglia e di famiglia. Le famiglie oggi vivono situazioni di grande difficoltà, ma la famiglia è il luogo che aiuta a rendere coesa una società e ci apre al mondo del lavoro, dello studio. Essa è il fondamento sul quale la società può camminare insieme, per questo va custodita e accompagnata”. 

Nel difficile contesto internazionale nel quale viviamo non possiamo lasciarci vincere dalla sfiducia. “La luce e la speranza sono uno dei frutti della Pasqua. Un dono che può essere coltivato con la preghiera che educa il cuore a diventare costruttore di pace. La speranza nasce anche dalla consapevolezza che dove ci sono guerre oggi ci sono anche costruttori di pace. Certo, serve uno sguardo realistico, ma deve essere contrastata la cultura della guerra e delle armi”. In merito alle crescenti emarginazioni e povertà il vescovo Andrea Migliavacca ha sottolineato come “Il Risorto nella Pasqua visita i suoi e porta la luce e la pace.

Tutti, specialmente in questo tempo, a partire dalla Chiesa, siamo invitati a visitare i volti e i luoghi della povertà, così come le tante famiglie che non arrivano a fine mese. Lo si può fare portando un aiuto concreto, ma anche attraverso l’arte dell’incontro. Le persone infatti hanno bisogno di aiuto materiale, ma anche di umanità”. Ecco allora l’invito “a vivere e rendere vivi i quartieri, i luoghi di incontro e aggregazione”, nella consapevolezza che c’è un clima di “alleanza tra varie istituzioni civili, compresa la Diocesi e la Caritas diocesana, per contribuire a rispondere meglio alle problematiche delle nostre comunità, condividendo la lettura dei problemi e la disponibilità a unire le forze”.

La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro si appresta a celebrare la Settimana Santa, culmine dell’anno liturgico. Sono numerose le Messe presiedute dal vescovo Andrea Migliavacca. Domenica delle Palme e della Passione del Signore, nella basilica di San Domenico in Arezzo alle 10.30 si svolgerà la commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme con una processione fino alla Cattedrale dove poi verrà celebrata la Messa (in diretta su Tsd nel canale 85 e in streaming all’indirizzo www.tsdtv.it/live). Mercoledì Santo, 27 marzo, nella Pieve di Santa Maria in Arezzo, alle 21 ci sarà un concerto-meditazione realizzato dalla Cappella Musicale della Cattedrale, diretta dal maestro Cesare Ganganelli. Il momento di preghiera alternerà letture a riflessioni del vescovo Andrea Migliavacca, brani di polifonia, a cappella, o con accompagnamento organistico a cura del maestro Eugenio Maria Fagiani.

Il Giovedì Santo alle 10 il Vescovo è in Cattedrale per la Messa Crismale (in diretta su Tsd) e alle 18 per la Messa in Coena Domini (in diretta su Tsd); alle 16 il Presule sarà invece alla Casa Circondariale di Arezzo per la Messa nella Cena del Signore celebrata insieme ai detenuti, il personale carcerario e i volontari che vi prestano servizio. 

Il giorno seguente, Venerdì Santo, alle 9 in Duomo ad Arezzo, ci saranno l’ufficio delle letture e le lodi e alle 18 la celebrazione dell’azione liturgica della Passione del Signore. Alle 21, il nostro Vescovo sarà a Cortona, per la “processione dei simulacri” e la commemorazione della Passione del Signore. La partenza è prevista dalla chiesa dello Spirito Santo e dopo aver toccato diverse chiese della cittadina etrusca, si conclude in piazza della Repubblica, alla presenza delle autorità cittadine, con un intervento del Vescovo (l’evento è seguito da Radio Incontri, in FM 88.4 e 92.8 e in Dab, oppure in streaming all’indirizzo www.radioincontri.org). Cortona ha il privilegio di custodire anche un consistente frammento della Santa Croce. La reliquia, fu donata a frate Elia dall’imperatore di Costantinopoli e da lui portata a Cortona nel 1242.

La Passione di Gesù, ebbe così a Cortona una ragione in più per favorire il sorgere di Compagnie laicali a carattere penitenziale. Alcune Compagnie sono scomparse con il tempo, ma sono rimasti gli artistici simulacri che ogni anno, nei giorni del dolore e della gloria del Signore, ripercorrono le vie cittadine, ricomponendo così, per immagini, il racconto della Passione.  

Il Sabato Santo alle 9 in Cattedrale vengono celebrati ufficio delle letture e lodi, mentre la Veglia Pasquale inizierà alle 22.30 (trasmessa in diretta su Tsd). Nel corso della Veglia ci sarà anche il conferimento del sacramento del battesimo per un gruppo di otto adulti. Il giorno di Pasqua le celebrazioni presiedute dal vescovo Andrea sono alle 10.30 in Duomo ad Arezzo per il Pontificale (in diretta su Tsd) e alle 18 nella Concattedrale di Sansepolcro. Il Martedì di Pasqua il Presule presiederà alle 18 presso la Collegiata di Foiano della Chiana la Messa a processione del Cristo Risorto (evento seguito da Radio Incontri).

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