“Esprimiamo una valutazione positiva sulla persona e sulla professionista. Di cui abbiamo apprezzato la volontà di conoscere la Valtiberina, la concretezza e l’attenta percezione dei problemi”. Così Mario Menichella, assessore a sanità e sociale del Comune di Sansepolcro, sull’incontro che le istituzioni di vallata hanno avuto nei giorni scorsi con la dottoressa Assunta De Luca, nuova Direttrice sanitaria della Asl Toscana sud est.
“E’ stata l’occasione per evidenziare alla De Luca” continua Menichella “la situazione dei servizi sanitari sia ospedalieri che territoriali. Per quanto riguarda il nosocomio di zona si è preso atto degli aspetti positivi come il reparto di Chirurgia, che registra anche un ampliamento dell’Urologia. In merito alle criticità, la Medicina interna, registriamo con vera soddisfazione il rientro della terza dottoressa: così, dal dicembre scorso, il numero dei posti-letto a disposizione dei ricoverati è risalito a sedici. Il reparto sconta comunque un organico sottodimensionato, anche se non viviamo la drammatica situazione di due anni fa quando si rischiò la sospensione del servizio.
Gravi problemi di carenza di organico ci sono anche al Pronto Soccorso, un servizio che comunque sta reggendo bene alla pressione grazie alla sinergia fra personale medico ed infermieristico. Salutiamo con favore l’annuncio che ci ha dato la stessa dottoressa De Luca: mettere a punto un progetto teso a garantire la presenza di professionisti nelle aree più periferiche, attraverso l’offerta di periodi di formazione, incentivi, accelerazioni di carriera. Per quanto concerne l’Ospedale di Comunità da parte dei sindaci è stata formulata la precisa richiesta di ristrutturazione degli ambienti, in particolar modo per ciò che riguarda i bagni e l’impianto di condizionamento.”.
“E’ stato poi affrontato il tema dei servizi territoriali” continua l’assessore Menichella “con l’obiettivo di rafforzare il Distretto, rinato a nuova vita dopo il ritorno all’autonomia, grazie anche al rafforzamento dell’organico. Grande merito va al dottor Luatti, il cui ruolo vorrei definire insostituibile. In generale i Comuni chiedono di rafforzare il rapporto fra territorio e ospedale per garantire interventi sanitari appropriati e prevenire le criticità. Fondamentale a tal fine sarà l’istituzione della Casa di Comunità, per la quale si registra un ritardo nell’avvio dei lavori. Essa dovrà ospitare medici di famiglia, ambulatori specialistici e servizi multidisciplinari. Da parte dei sindaci dei territori più montani resta la preoccupazione per le figure del medico di base e del pediatra: occorreranno provvedimenti straordinari. Per i servizi di Prevenzione, anch’essi territoriali ma non governati dal Distretto, l’unica Unità funzionale che al momento può contare su un responsabile locale è quella dell’Igiene pubblica e nutrizione. Vi sono resistenze, invece, per le Unità di Veterinaria e di Medicina del lavoro”. “Come amministratori insisteremo” conclude l’assessore Menichella, “perché il nostro territorio abbia anche per queste l’autonomia prevista dalla legge regionale ed un organico efficiente”.