Gioielli nascosti in un panino molto “strano”. Sventata nuova truffa dei finti Carabinieri

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Originali e fantasiose le ultime 2 donne provenienti da un insediamento di cittadini stranierinel meridione, che sono state intercettate e fermate dai Carabinieri di Sansepolcro. 

Avevano appena compiuto poco prima una truffa nel ravennate ai danni di una vedova ottantenne con il solito inganno dei finti Carabinieri, che spaventando la vittima chiedono la cauzione per liberare un figlio arrestato, a seguito di un grave incidente stradale (ricordiamo che in Italia non esiste la liberazione su cauzione n.d.r.). Dopo la truffa, l’autovettura a noleggio è stata segnalata e sono state avviate le ricerche. I Carabinieri di Sansepolcro l’hanno intercettata e fermata sulla E/45. Immediata la perquisizione personale: in un calzino indossato da una delle due sono stati trovati oltre 3.000 euro in banconote, mentre nell’auto, ben nascosto, un cofanetto contenente svariati gioielli, soprattutto collane in oro.

Si pensava fosse tutto, quindi le donne sono state portate in caserma per le incombenze di legge, dove appena arrivate si erano disfatte stranamente di un panino avvolto nella carta gettandolo tra i rifiuti. Al termine degli atti di sequestro, col pretesto di non avere più denaro al seguito, hanno chiesto di poter recuperare quel panino dall’immondizia per mangiarlo nel viaggio di ritorno a casa. Considerato il contesto su cui si stava operando, la cosa poteva persino sembrare normale ai Carabinieri, che di scene simili ne hanno viste. Ma stavolta alla presenza delle donne hanno provveduto loro stessi a frugare tra i rifiuti, afferrando quell’involucro apparso sin da subito troppo pesante: tra le fette di prosciutto hanno trovato altre collane in oro e due fedi nuziali. 

Gli anelli, proprio quelli che erano stati rubati all’anziana donna e che tanto si era raccomandata di cercare; una era sua, l’altra invece era la fede indossata per decenni dal defunto marito. Il denaro per lei non contava, ma riavere quell’anello era la cosa più importante. Quando gliel’hanno restituito, la truffata è scoppiata in lacrime stringendo i Carabinieri in un forte abbraccio di ringraziamento.

Le persone sottoposte ad indagini si presumono innocenti.

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