Fabio Mariacci ed Elio Mariucci nell’Ala Nuova della Pinacoteca comunale con la mostra Intra formae, fino al 16 giugno 2024

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Fabio Mariacci ed Elio Mariucci nell’Ala Nuova della Pinacoteca comunale con la mostra Intra formae, fino al 16 giugno 2024. Per l’occasione aperto il nuovo spazio della Manica lunga.
Il Rinascimento della Pinacoteca comunale di Città di Castello e la Contemporaneità di due artisti tifernati, Fabio Mariacci ed Elio Mariucci, insieme nell’Ala nuova del museo con la mostra Intra formae, a cura di Lorenzo Fiorucci, inaugurata sabato 4 maggio e visitabile fino al 16 giugno 2024.
L’Amministrazione comunale di Città di Castello ha ringraziato i due artisti per il progetto espositivo che ha selezionato alcune opere molto identitarie dello stile di Mariacci e Mariucci, ad alto impatto sia artistico che di allestimento. Per l’occasione è stata aperta la seconda sezione della Manica lunga, in cui si è svolta la presentazione e che da ora in avanti si va ad aggiungere agli spazi della Pinacoteca al servizio dei molti eventi e delle molte iniziative già in calendario, tra cui la mostra dei 150 anni di Alice Hallgarten, organizzata dal Centro studi Villa Montesca. Ringraziamo per la collaborazione il prof. Marco Fiorini e i rappresentanti della Raccolta Civica che hanno condiviso tale obiettivo.
Lorenzo Fiorucci con l’occasione ha illustrato “il progetto di mostra, sottolineando che si tratta di un allestimento pensato per l’evento tifernate e costituito sia da opere pittoriche che da installazioni. Una sorta di definizione di una maturità espressiva, che mette in evidenza la loro incessante ricerca astratta, sviluppatasi anche su tele di grandi formati”.
La collaborazione tra i due artisti è ormai collaudata, risale al lontano 2003, “quando, invitati dall’operatore culturale Mario Fondacci” hanno ricordato gli autori abbiamo esposto, insieme ad altri artisti tifernati, in una delle prime manifestazioni di Morrarte. Negli anni successivi, al di là della ricerca personale di ognuno, amicizia, affinità di idee e collaborazione si sono consolidate e sviluppate attraverso manifestazioni espositive come la prima mostra sperimentale de L’arte è mobile del 2006 nel chiostro medievale di Montone, le Wunderkammer a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio del 2007 e 2008 dalle quali sono nate poi, in rapida successione le numerose esposizioni del nuovo sodalizio “Gruppo ArteFare”.
Diversamente dalle opere esposte nel precedente progetto Sconfinamenti (Casermarcheologica di Sansepolcro – 16/dicembre/2023 – 13/ gennaio 2024) per il quale abbiamo chiamato a collaborare con le loro suggestive composizioni, amici musicisti e poeti in una sorta di dialogo incalzante e performativo, in questa mostra il segno si intreccia con il gesto, il colore con il materismo di superficie, la luce con il movimento delle forme”.

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