Nel corso della nottata odierna, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Città di Castello hanno arrestato un 63enne del luogo, ritenuto responsabile di resistenza a un pubblico ufficiale e porto abusivo di arma bianca.
Erano all’incirca le 04.00 quando, all’esito di una segnalazione pervenuta al Numero Unico di Emergenza – NUE – 112 della locale Centrale Operativa, l’equipaggio in turno dell’Aliquota Radiomobile è stato inviato nel centro storico ove era stata segnalata una lite tra condomini.
Sul posto i militari hanno individuato un residente, 54enne, che riferiva di aver avuto poco prima una lite per futili motivi con il suo dirimpettaio, degenerata con il suo accoltellamento alla mano sinistra.
All’arrivo degli operanti l’aggressore si trovava all’interno della propria abitazione, per cui, invitato ad uscire, questi si è mostrato in evidente stato di alterazione, armato di un coltello della lunghezza di 36cm.
Nel frattempo era stato allertato dai Carabinieri l’intervento del servizio sanitario 118, il cui personale ha medicato e trasportato in ospedale la vittima, dimessa successivamente con una prognosi di 14 gg..
Intanto è proseguita l’azione persuasiva dei Carabinieri nel tentativo di calmare l’uomo, il quale, nonostante gli inviti rivoltigli dai militari, ha mantenuto un atteggiamento ostile ed immotivatamente aggressivo, presumibilmente accentuato dall’assunzione di alcool.
All’ennesima minaccia rivolta all’indirizzo dei Carabinieri brandeggiando il grosso coltello, questi ultimi, in una situazione di rilevante pericolo a cui erano esposti, si sono visti costretti ad usare la pistola ad impulsi elettrici “Taser” in dotazione, osservando le procedure del caso, per cui sono riusciti a immobilizzare e rendere inoffensivo l’uomo, disarmandolo, per poi condurlo in Caserma.
I Carabinieri, al termine degli accertamenti di rito, in forza dei rilevanti elementi indiziari acquisiti, avendo ricostruito la dinamica dell’evento, hanno arrestato il predetto per le ipotesi di reato suindicate, per poi tradurlo in mattinata presso il Tribunale di Perugia dove, processato con rito direttissimo, il giudice ha convalidato l’arresto.