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“Festa a Giove” per i 40 anni del Centro Accoglienza San Giovanni

Quaranta anni di una realtà protagonista di un percorso straordinario, che nel tempo ha saputo svolgere un ruolo da protagonista, fondamentale in ambito locale perché si affermasse un nuovo modo di rapportarsi con il tema della disabilità. Domenica 14 giugno, nell’omonima località situata nei pressi di Piosina, si terrà la “Festa di Giove”, con la quale il Centro Accoglienza San Giovanni Organizzazione di Volontariato festeggerà i suoi 40 anni d’attività assieme alle persone disabili, alle loro famiglie, agli operatori, ai volontari ed agli amici. 

Alle ore 16,30 sarà celebrata una S. Messa per ricordare Don Giuseppe Amantini (fondatore e per tanti anni anima del Centro) e con lui tutti gli amici ed i sostenitori defunti. Seguirà un momento conviviale con aperitivo e cena, allietato dall’immancabile tombola e dalla musica di Fabio&Fabio.

“L’associazione di volontariato – ricorda il presidente Don Nicola Testamigna – è nata nel 1984 nelle sale di San Giovanni in Campo per essere una risposta alle famiglie che si trovavano ad affrontare la disabilità dei figli. Grazie all’impulso di Don Giuseppe Amantini, assieme a quello del dott. Luciano Giombini e di alcune famiglie, la disabilità da “difetto” è diventata “possibilità”: di relazione, di amicizia, di operosità ed integrazione. Da quello slancio nacquero successivamente tante esperienze associative che oggi impreziosiscono il volontariato di Città di Castello”.

“Ancora oggi – prosegue Don Nicola – il Centro Accoglienza San Giovanni Odv è sia luogo di vita dove si intreccia il quotidiano delle persone con disabilità a quello dei volontari, sia bottega artigiana dove, attraverso il lavoro soprattutto della ceramica, la specifica capacità del singolo diventa creatività unica, preziosa ed irripetibile. Tutto questo è reso possibile dal sostegno di persone attente e generose che da sostenitrici sono diventate amiche e compagne di viaggio”. L’invito finale è quello di “conoscere questa piccola realtà che, oggi come allora, si lascia coinvolgere in nuovi sogni e nuovi stimoli per continuare ad essere la famiglia di tutti”.

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