Ennesima importante donazione dell’associazione “Giovanni Parenzi” all’unità operativa di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Spoleto diretta dalla dott.ssa Paola Vittoria Santirosi.
Grazie alla generosità e all’impegno di questa associazione di solidarietà e volontariato, sono stati donati tre smart tv posizionati all’interno delle nuove stanze del servizio di dialisi dell’ospedale cittadino, recentemente ampliato dalla direzione strategica dell’azienda Usl Umbria 2 per far fronte alle richieste di pazienti in dialisi che giungono in città o nei territori limitrofi per trascorrere periodi di vacanza.
“Questa donazione – ha evidenziato il direttore generale dell’azienda sanitaria dott. Piero Carsili – rappresenta un grande aiuto per i pazienti sottoposti a trattamento emodialitico, offrendo loro un po’ di sollievo durante le lunghe ore di terapia”.
“L’associazione Parenzi – ha aggiunto il manager sanitario – già attiva nella realizzazione dell’ascensore di collegamento tra la palazzina Micheli e il blocco ospedaliero centrale, continua a dimostrare il suo impegno nel rilancio del ‘San Matteo degli Infermi’ sostenendo strutture di eccellenza come la Nefrologia e la Dialisi”.
“Desidero ringraziare il presidente dell’associazione, il dott. Piero Meduri, per la sua guida e il suo impegno costante nel promuovere il benessere dei pazienti e dei soggetti fragili” – ha aggiunto la dott.ssa Paola Vittoria Santirosi nel corso della cerimonia di consegna dei televisori.
“Inoltre – ha dichiarato – vorrei esprimere la mia gratitudine al direttivo dell’associazione onlus Parenzi anche a nome del personale tutto del servizio di Nefrologia e Dialisi di Spoleto che costantemente opera con abnegazione per il benessere psicofisico dei malati renali”.
All’incontro hanno preso parte il direttore sanitario dell’Azienda Usl Umbria 2 dott. Nando Scarpelli, il direttore del presidio ospedaliero dott. Sergio Guido e il cappellano dell’ospedale di Spoleto don Dino che hanno ringraziato per la significativa donazione che rafforza ulteriormente il legame tra l’associazione Parenzi e l’ospedale di Spoleto.