Fiori bianchi e rossi sui due parapetto del ponte sul tevere. Due file di vasi con gerani zonali dai ieri abbelliscono uno degli ingressi alla città caro ai tifernati per la storia ed il simbolo che rappresenta. I responsabili del settore ambiente e le squadre operative del comune hanno terminato di collocare i vasi con i fiori lungo entrambe le direzioni dei 70 metri del ponte sul Tevere che collega il Rione Prato con Via Cortonese e Via Aretina. L’appello del sindaco Luca Secondi: “prendersi cura della propria città rendendola più bella, è un gesto di responsabilità nei confronti dei beni comuni che tutti siamo chiamati ad amare e custodire”
Fiori bianchi e rossi sui due parapetto del ponte sul tevere. Due file di vasi con gerani zonali dai ieri abbelliscono uno degli ingressi alla città caro a i tifernati per la storia ed il simbolo che rappresenta. I responsabili del settore ambiente e le squadre operative del comune hanno terminato di collocare i vasi con i fiori lungo entrambe le direzioni dei 70 metri del ponte sul Tevere che collega il Rione Prato con Via Cortonese e Via Aretina. Un intervento particolarmente apprezzato dai cittadini ma anche da turisti e visitatori che si sono fermati a scattare foto con commenti positivi per poi postarle sulla sete e social network. “Con questo ulteriore intervento che fa seguito ad un progetto complessivo di decoro urbano e amore per la città che ha preso il via lo scorso anno, vogliamo ribadire che tutti i cittadini sono uguali di fronte a un unico obiettivo, prendersi cura della propria città rendendola più bella, come gesto di responsabilità nei confronti dei beni comuni che tutti siamo chiamati ad amare e custodire perché fanno parte dell’identità tifernate”, ha dichiarato il sindaco Luca Secondi nel ricordare la sinergia fra assessorati all’Ambiente e Politiche Sociali che è alla base anche di questo ultimo intervento. “Quel luogo, il ponte sul fiume tevere, caro ai tifernati è uno dei biglietti da visita della città e come tanti altri va preservato e se possibile migliorato anche esteticamente e con i fiori questo è possibile”, ha proseguito Secondi, sottolineando come decoro urbano e inclusione sociale vanno a braccetto. “Siamo contenti della risposta arrivata da residenti e operatori commerciali, che hanno condiviso con noi le finalità di un’esperienza nella quale spirito civico e integrazione sociale si uniscono, contribuendo a rafforzare il senso di appartenenza alla nostra comunità che deriva dalla partecipazione e dalla condivisione di una finalità collettiva”, ha concluso il sindaco che con la responsabile comunale delle aree verdi Vilma Conti, coordinatrice dell’iniziativa, ha preannunciato l’intenzione si ampliare il progetto, “facendo leva sull’effetto domino che ci aspettiamo scaturisca dal piacere di vedere una città più bella e curata”: mi rivolgo a tutti i cittadini che amano la città, le sue bellezze e la sua storia gloriosa”. Il Ponte sul Tevere, costruito nel 1860, a seguito di specifico finanziamento dello Stato Pontificio nella persona di Papa Pio IX, in conseguenza della demolizione del vecchio ponte in legno risalente ai primi anni del 1600, venne minato dai tedeschi nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale e la sua ricostruzione terminò definitivamente nel 1952. La struttura venne ricostruita in muratura come lo è attualmente. Da quel momento la nuova struttura ha ripreso la propria importante funzione di unione commerciale e sociale tra la città storica e la restante parte della città, divisi dal Fiume Tevere.
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Fiori bianchi e rossi sui due parapetto del ponte sul tevere abbelliscono uno degli ingressi alla città caro ai tifernati
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