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Restauro della Pala di Santa Cecilia mercoledì 26 giugno scorso il sopralluogo

Si è tenuto mercoledì 26 giugno scorso un sopralluogo al restauro della Pala di Santa Cecilia che è attualmente in corso alla Pinacoteca comunale di Città di Castello a cura del restauratore Paolo Pettinari e reso possibile grazie al supporto dell’Università telematica E Campus tramite Art Bonus. Presenti per l’occasione il presidente dell’Associazione per la Tutela e Conservazione dei Monumenti dell’Alta valle del Tevere Catia Cecchetti che ha inoltrato tale richiesta a nome del consiglio e dei soci tutti all’Assessore alle Politiche culturali Michela Botteghi presente all’appuntamento. La richiesta rientra appieno tra le finalità statutarie (Art. 2) che contemplano la salvaguardia, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale Alto tiberino.

Presenti i consiglieri e i soci che hanno potuto veder da vicino lo stato di avanzamento dei lavori di restauri le cui indagini accurate e altamente scientifiche mirano all’ attribuzione dell’opera al pittore cortonese Luca Signorelli,  finora indicata come scuola. Il laboratorio mobile MOLAB dell’Infrastruttura E-RIHS del CNR, Centro Nazionale Ricerche, insieme all’Università degli Studi di Perugia ha avviato una campagna di indagini diagnostiche non invasive sulla Pala, con l’utilizzo di strumentazione all’avanguardia sviluppate dai gruppi di ricerca coinvolti e che permetterà di raccogliere dati scientifici senza l’utilizzo di prelievi di materia originale. 

Il Presidente Cecchetti ha ringraziato il Comune nella persona dell’Assessore Botteghi, ma anche il restauratore Pettinari oltreché il socio Giuseppe Sterparelli, ideatore del restauro e  da sempre attento alla produzione signorelliana in Alto Tevere, per questa opportunità offerta di poter visionare un’opera di così grande interesse stilistico e culturale.

I dati raccolti – ha precisato il restauratore Pettinari –  saranno da apporto alla messa a punto dell’intervento di pulitura, grazie alla conoscenza dei materiali costitutivi e di degrado, in maniera da individuare l’intervento più adatto al tipo di materiali originariamente usati. Di particolare interesse il risultato di alcune puliture sul volto della Santa Cecilia, che dà il nome all’opera, liberata dalla coltre di ridipinture e ora pienamente recuperata e allineata al tipico stile di Luca Signorelli alla prima decade del Cinquecento. Molte le domande  mirate alla conoscenza dell’intervento di restauro da parte del prof. Bruno Corà, gli arch.ti Tiziano Sarteanesi e Francesco Rosi e la restauratrice Laura Zamperoni.

L’Assessore Botteghi, ha ringraziato l’Associazione per essere intervenuta segno di attenzione alle attività della città e in modo specifico a questo  “progetto strategico e all’avanguardia nella valorizzazione del patrimonio artistico della città, che ha preso il via nell’Anno Signorelliano e che nel prosieguo del lavoro sta rivelando della Pala dettagli e informazioni fondamentali anche per i successivi studi su questa opera, determinando ulteriori apporti anche ai fini dell’attribuzione”.

Al termine del sopralluogo accompagnati dall’Assessore Botteghi i presenti hanno visitato le sale della Pinacoteca con anche il nuovo allestimento della sezione moderna con la collezione delle sculture di Bruno Bartoccini e delle opere di Giorgio “Nuvolo” Ascani.

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