La chiesa di san Lorenzo in Cospaia riapre dopo i lavori di restauro e consolidamento

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La riapertura della chiesa

Dopo più di dieci anni riapre al culto la chiesa parrocchiale di San Lorenzo a Cospaia, nel comune di San Giustino, in quel borgo che per un lungo periodo, tra il 15esimo e 19esimo secolo è stato una repubblica indipendente, con una storia unica e del tutto particolare. L’appuntamento è per sabato (29 giugno) alle ore 18, con la messa celebrata dal vescovo Luciano Paolucci Bedini e a seguire un momento conviviale.

La storia ed il restauro

Il primo impianto della chiesa è di origine medievale, ma ha subito importanti ristrutturazioni in epoche successive, fino al recente recupero che ne permette la riapertura. Quest’ultima ristrutturazione, resa possibile dal lavoro degli uffici tecnici della diocesi e da quello dei professionisti incaricati Linda Pettinelli e Alessandro Petrani, è stata finanziata con poco più di 100 mila euro derivanti dai fondi dell’otto per mille della Cei. Nel dettaglio, è stata restaurata la volta dipinta e sono stati realizzati alcuni interventi strutturali. L’intervento è stato realizzato dalla restauratrice Lucia Gustinelli. Il dipinto oggetto di restauro si trova nella volta della seconda campata; al centro c’è la rappresentazione di uno dei primi simboli della Cristianità, il pesce, inserito all’interno di un cerchio decorato e con iscrizioni. A livello strutturale, la chiesa è stata consolidata e adeguata con interventi di natura antisismica. Inoltre, il tetto e la copertura della sagrestia, sono state completamente rinnovate; le pareti interne ed esterne, ripulite e ritinteggiate.

Le dichiarazioni del parroco

La riapertura di una chiesa porta con sé una duplice gioia, c’è il recupero di un bene culturale che ci è stato trasmesso nei secoli e il recupero del luogo di incontro della comunità cristiana, la casa comune, luogo privilegiato dell’incontro con Dio e con i fratelli in cui si sono condivisi tanti momenti di gioia, battesimi, matrimoni, sacramenti, in cui ci si è uniti nel dolore. Noi ci riannodiamo a questa storia, facendone rispettosa e preziosa memoria, ma con lo sguardo proteso verso il futuro”, ha detto il parroco di San Giustino don Filippo Milli .

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