“La sede di piazzale Kennedy continuerà a ospitare l’asilo nido per garantire un funzionamento adeguato dei servizi comunali per l’infanzia in una fase straordinaria della gestione del patrimonio edilizio scolastico”

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“Ci siamo già attivati, anche con la proprietà, per effettuare le migliorie necessarie”. L’assessore ai Lavori Pubblici Carletti risponde in consiglio comunale alla consigliera Arcaleni (Castello Cambia)

“La sede di piazzale Kennedy continuerà a ospitare l’asilo nido comunale anche una volta che saranno stati completati i lavori dell’asilo nido Coccinella. Non è stata, infatti, concepita ed organizzata solamente in sostituzione della struttura di San Pio, per la quale stiamo mettendo in campo tutti gli sforzi possibili al fine di superare le criticità che hanno rallentato l’ultimazione delle opere, ma per garantire un funzionamento adeguato dei servizi comunali rivolti all’infanzia in una fase straordinaria della gestione del patrimonio edilizio scolastico, che oggi vede, tra le altre, ben tre sedi oggetto di contemporanei importanti interventi di riqualificazione: La Coccinella, il nido Franchetti e l’asilo Fiocco di Neve. Ecco perché sarà nostra premura mantenere un’elevata la sensibilità rispetto a ogni tipo di segnalazione di anomalia o criticità dei locali di piazzale Kennedy. A questo scopo gli uffici comunali competenti si sono attivati da tempo, provvedendo alle necessarie attività manutentive e segnalando ai rappresentanti della proprietà della sede l’esigenza di provvedere, per quanto di competenza, alle migliorie necessarie, con interventi che saranno verificati nel periodo di chiusura estiva dell’attività educativa”. E’ quanto ha dichiarato in consiglio comunale l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti, rispondendo a una interrogazione della consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia). La rappresentante della minoranza aveva segnalato alcune problematiche dei locali di piazzale Kennedy, chiedendo le motivazioni del loro permanere a tre anni dall’apertura del servizio e perché fosse stata scelta questa sede. “Risultano criticità legate alla sicurezza di alcuni elementi architettonici, spesso lamentate dai genitori, che non sono state nel tempo adeguatamente affrontate”, aveva detto Arcaleni, parlando dell’“impossibilità di fruire in maniera ottimale degli spazi esterni a causa del parapetto presente nella terrazza”, dei “vetri rotti delle finestre alte dei locali”, della “mancanza di pellicole di sicurezza sulle rimanenti superfici vetrate”. “A chi spettano tali lavori, secondo le norme del contratto di locazione sottoscritto?”, aveva domandato la consigliera, che aveva sollecitato indicazioni sul cronoprogramma delle opere di miglioria e anche informazioni sulla “tempistica del rientro delle sezioni presso la sede del nido comunale La Coccinella”. L’assessore Carletti ha spiegato che “nel corso del periodo di esercizio dell’attività educativa presso la sede di piazzale Kennedy, i servizi comunali competenti si sono adoperati e attivati tempestivamente al fine di risolvere le criticità di varia natura che si sono presentate e sono informati degli elementi oggetto di segnalazione nell’interrogazione, per i quali sono stati intrapresi i necessari dialoghi con la proprietà dell’immobile, che è competente, contrattualmente, per la risoluzione di alcuni di questi”. “Tenuto conto delle esigenze organizzative della didattica, per alcune situazioni sono state attivate con tempestività misure compensative e si procederà comunque ai necessari interventi”, ha spiegato l’assessore. “La sede di piazzale Kennedy – ha precisato Carletti – è stata individuata a seguito dell’esame e della visita di alcuni potenziali edifici dove collocare il nido, effettuati da parte del personale del Settore Tecnico e dei Servizi Educativi dell’ente. Tale sede è stata valutata idonea e adeguata, tenuto conto della sua collocazione geografica, della sua posizione a piano terra, delle sue dimensioni e conformazione, della possibilità di allestire una cucina interna, nonché del fatto che presso la medesima era stato ospitato un analogo servizio di natura privata negli anni precedenti”. In sede di replica, la consigliera Arcaleni si è dichiarata “insoddisfatta”. “Mi sapete spiegare perché in tre anni e mezzo queste criticità non sono state risolte? Chi è inadempiente, il proprietario? E perché?”, ha domandato l’esponente di Castello Cambia, auspicando che l’amministrazione comunale faccia valere le proprie ragioni con maggiore determinazione.

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