La sinistra regionale getta la maschera; il recente cambio della guardia all’AURI è stato il pretesto per i capogruppo regionali di PD e 5 stelle per proclamare l’accantonamento della termovalorizzazione in Umbria nel caso le prossime elezioni regionali andassero secondo i loro desiderata. In sostanza stop ad un termovalorizzatore nel centro dell’Umbria previsto dal nuovo piano dei rifiuti e perpetuazione dello status quo. In pratica ampliamento di Belladanza sine due e per i prossimi decenni il ciclo che si chiude con il conferimento in discarica. Città di Castello rimarrà ancora per lungo tempo la pattumiera dell’Umbria con tanti saluti a sostenibilità ambientale e politiche green. Il medioevo tanto inopportunamente evocato dai prodi cavalieri del centro sinistra sarebbe di casa nella nostra città rinascimentale; ma non quello di dame, cavalieri e castelli bensì quello pestilenziale descritto dal Boccaccio. Ci pensino bene i nostri concittadini quando dovranno scegliere il nuovo Governo della Regione. La scelta è tra chi con difficoltà dovute alla difficile contingenza ha perseguito un disegno di concretezza e evoluzione e coloro che fuori dalla realtà declinano sogni che possono diventare incubi.
Andrea Lignani Marchesani
Consigliere comunale