Il consiglio comunale ha approvato la variazione di assestamento generale del bilancio 2024-2026 e il Documento Unico di Programmazione (DUP) 2025-2027 con i 15 voti favorevoli di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e gli 8 voti contrari di FDI, Castello Civica, FI, Lega, Gruppo Misto-Azione, Lista Civica Marinelli Sindaco e Unione Civica Tiferno. Ringraziando gli uffici per il lavoro fatto, il sindaco Luca Secondi e l’assessore al Bilancio Mauro Mariangeli hanno parlato dell’assestamento di bilancio come di “un atto dovuto con il quale l’amministrazione comunale affronta i tagli diretti e indiretti del Governo centrale e la forte incertezza del periodo storico, rispondendo con la conferma sostanziale delle tariffe dei servizi a domanda individuale per i cittadini, con interventi nel sociale a supporto delle famiglie in difficoltà e la conferma, tra l’altro, dei rimborsi per 65 mila euro della TARI, con il sostegno attraverso risorse proprie dell’ente agli investimenti del PNRR sull’edilizia scolastica, sulla riqualificazione urbanistica, sulla cultura e sullo sviluppo economico”. “Nel rispetto degli impegni presi con i cittadini e degli obiettivi di mandato – hanno detto Secondi e Mariangeli – lavoriamo a una città che cresca dal punto di vista sociale, culturale ed economico, attraverso investimenti in prospettiva sulla riqualificazione urbanistica, su un’edilizia scolastica sicura e sulle capacità dei giovani, senza lasciare indietro nessuno”. Un percorso condiviso dai gruppi consiliari di maggioranza, che hanno apprezzato le scelte strategiche della giunta comunale e hanno riconosciuto gli sforzi dell’esecutivo per onorare gli impegni presi con chiarezza nei confronti dei cittadini, pur in una stagione di tagli e maggiori difficoltà. Dai banchi della minoranza è stato invece lamentato il ricorso ripetuto alle variazioni del bilancio di previsione culminato nell’assestamento, che, è stato contestato, “ha esaurito il tesoretto dell’avanzo di amministrazione senza una visione strategica della città evidente”. E’ stata inoltre sollevata la questione dei 40 mila euro inseriti a bilancio per la progettazione della demolizione dell’ex scuola Garibaldi, eccependo il fatto che il Comune metta i soldi per un intervento che si era accollata pubblicamente la Fondazione Albizzini. Sulla questione, il sindaco Secondi ha replicato chiarendo che “l’amministrazione comunale inizia un percorso di demolizione dell’immobile per rispettare la responsabilità che ci siamo assunti di rimuovere la situazione di degrado esistente, ma restano intatti gli impegni dell’accordo di programma del 2018 con la Fondazione Albizzini sull’obiettivo comune di piazza Burri”.
Dibattito. L’assessore al Bilancio Mauro Mariangeli ha illustrato i contenuti della variazione di assestamento generale del bilancio 2024-2026 e il Documento Unico di Programmazione (DUP) 2025-2027, parlando con soddisfazione di un “tagliando ai conti del Comune, che salvaguarda gli investimenti, i servizi e gli equilibri finanziari dell’ente”. L’assessore ha fatto presente che con la variazione di assestamento è stato riassorbito quasi per intero l’avanzo libero del rendiconto 2023, che era pari a 3.414.351,34 euro ed era stato in gran parte applicato nella variazione di maggio, “per far fronte ai maggiori costi dei diversi interventi sul patrimonio che stiamo portando avanti e alla contrazione di entrate, in particolare dei contributi statali per circa 270.000 euro. “La variazione – ha detto Mariangeli – riguarda tutto il triennio di bilancio 2024-2026 e a valere sul 2024 riequilibriamo le maggiori spese e le minori entrate con applicazione di avanzo libero, vincolato e accantonamenti per circa 1.262.744,82 euro”. L’avanzo libero è stato utilizzato in particolare per la spending review del Governo (105.121,44 euro); per l’adeguamento del fondo riserva (60.000 euro); per i rimborsi degli oneri anticipati da Sogepu per la riscossione coattiva della TARI (89.000 euro); per la progettazione della demolizione dell’ex scuola Garibaldi (40.000 euro); per l’inserimento di minori in strutture protette (45.000 euro); per compensare la riduzione dei proventi delle sanzioni codice della strada (89.207,64 euro); per interventi sulla rete gas-metano (176.000 euro); per ulteriori risorse riguardanti i lavori PNRR sul mercato coperto (15.000 euro); per ulteriori risorse relative ai lavori PNRR sull’asilo nido fiocco di neve Trestina (164.301,82 euro); per lavori sui cimiteri (35.000 euro); per ridurre la previsione di nuovi mutui di ulteriori 100.000, in particolare finanziando direttamente i lavori sul CVA di Cerbara. “Siamo riusciti a onorare l’impegno di rifinanziare le risorse per i trasferimenti alle famiglie bisognose a sgravio delle bollette TARI, con 65.000 euro”, ha evidenziato Mariangeli, che sempre sul versante del sociale ha indicato “i 20.000 euro per integrare le prestazioni di servizi rivolti a minori e disabili e i 12.000 euro di trasferimenti a cittadini e anziani in condizione di disagio economico”. L’assessore ha dato anche conto dell’integrazione di 15.000 euro sul versante degli eventi per i contributi alle associazioni del terzo settore e per gli allestimenti; dei 30.000 euro in più per la convenzione del verde pubblico; dei 25.000 euro in più per le utenze elettriche e idriche; dei 33.000 euro in più per la manutenzione ordinaria della viabilità e dei 108.000 euro in più per la manutenzione ordinaria del patrimonio; dei 63.000 euro in più per il personale dell’ente a tempo determinato. Il capogruppo di FI Tommaso Campagni ha preso la parola per eccepire: “ancora ad oggi, dopo l’ennesima variazione di bilancio, non riesco a comprendere come sarà Città di Castello alla fine del mandato della giunta in carica, quale visione strategica ci sia”. “Si è parlato molto di PNRR, con una importante compartecipazione finanziaria comunale per realizzare interventi che riguardano però ristrutturazioni, mentre vedo poco sul turismo, sulla digitalizzazione, su una strategia complessiva”, ha detto l’esponente della minoranza, che ha poi sollevato la questione dei 40.000 euro per la demolizione dell’ex scuola Garibaldi. “La demolizione doveva essere a carico della Fondazione Albizzini da quello che so – ha affermato Campagni – quindi vorrei capire se adesso è ritornata a carico del Comune, invece”. La capogruppo di FDI Elda Rossi ha fatto presente che “dall’approvazione del bilancio di previsione il 14 marzo 2024, con quella di oggi siamo alla quinta variazione in soli tre mesi”. “E’ vero che ci sono state situazioni che hanno richiesto di intervenire, ma – ha osservato Rossi – c’è da chiedersi come mai in un bilancio di previsione non si tenga conto delle scadenze dei contratti, non ci sia un quadro generale degli utenti e non si abbia una visione generale dei fabbisogni relativi ai servizi: questa è una criticità sul piano programmatico e previsionale, come si evince anche dal completo ricorso all’uso del tesoretto pari a oltre 3 milioni proveniente dal bilancio 2023”. La consigliera ha quindi chiesto conto dei 15 mila euro in più per il collaudo statico alla Sala degli Specchi di palazzo Bufalini e della destinazione dei 140.000 euro di avanzo vincolato per i CVA di Titta e Trestina. Il capogruppo del PD Gionata Gatticchi è intervenuto per ribattere ai consiglieri di minoranza: “la necessità di ricorrere a più variazioni nel corso dell’anno era stata anticipata in sede di approvazione del bilancio di previsione per far fronte a una contingenza eccezionale, nella quale non è semplice riuscire a prevedere le variazioni dei costi, ma questo non significa non avere una visione strategica: il sindaco e questa maggioranza hanno preso un rischio tre anni fa, quando, con linee di mandato diverse da quelle delle precedenti amministrazioni comunali, si sono assunti la responsabilità di individuare in maniera molto netta e chiara gli obiettivi, offrendo già in quel momento la visione della città che sarà”. Gatticchi ha evidenziato che, a fronte di “un Governo che taglia sui diritti sociali, sui diritti delle fasce più deboli della popolazione, aggredendo per esempio il fondo per gli asili nido comunali”, la nostra amministrazione ha risposto lasciando pressoché invariate le tariffe per i servizi a domanda individuale, rafforzando la lotta alla povertà, con l’idea di non lasciare indietro nessuno”. La consigliera Luciana Bassini (Gruppo Misto-Azione) ha fatto presente che “nella relazione della variazione di assestamento si dice che, nonostante il breve lasso di tempo dall’approvazione del bilancio di previsione, è stato necessario intervenire nuovamente, quindi in realtà è una variazione di bilancio che è caduta all’improvviso, con tantissime cose già dette e già fatte però non del tutto ben specificate”. “Salta all’occhio – ha rimarcato – la questione dei 40.000 euro per la demolizione dell’ex scuola Garibaldi: noi avevamo assistito ad una stretta di mano dove si era detto che il Comune non aveva più alcuna responsabilità sulla demolizione, ma che sarebbe stata la Fondazione Burri ad attivare questa procedura, cosa che ora non sembra proprio”. A giudicare inutile il rimpallo di responsabilità con il Governo, “specie di fronte a un PNRR con cui si stanno facendo molte cose, ma che costa non solo al Comune, che si indebita, ma anche allo Stato, che è normale che poi si rifaccia su chi ha attivato i progetti”, è stato il capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani. Il rappresentante della minoranza ha poi toccato l’argomento di piazza Burri. “L’opera strategica è la piazza della sua interezza – ha osservato – a proposito della demolizione dell’ex scuola Garibaldi si parla di una cosa marginale, ma è vero che a fine 2023 si era detto che questi lavori sarebbero andati avanti celermente, sapendo che ci sarebbe stato un percorso più lungo per l’obiettivo finale della piazza”. “La Fondazione Albizzini può avere delle difficoltà, che ci stanno in questa contingenza particolare, ma – ha sostenuto Lignani Marchesani – siccome il Comune ha eletto tre rappresentanti in questo sodalizio, non c’è niente di male a convocarli nella commissione consiliare preposta per sapere come si pensa di procedere e informare la città”. A prendere la parola è stato, quindi, il sindaco Luca Secondi, che ha chiarito: “l’assestamento di bilancio non è una variazione di rincorsa o quant’altro, è semplicemente una variazione collocata all’interno di una procedura amministrativa, a cui per legge bisogna adempiere entro la fine di luglio”. “La nostra visione di Città di Castello è all’interno del DUP”, ha detto il primo cittadino, che ha aggiunto: “fortunatamente siamo di fronte a una città che è un cantiere e lo è per crescere”. “Questa è la dimostrazione della capacità di centrare gli obiettivi infrastrutturali che ci eravamo posti, soprattutto sul versante dell’edilizia scolastica: nel 2026 gran parte delle 33 scuole che abbiamo saranno maggiormente sicure, come da impegno assunto con i cittadini guardando al futuro dei giovani, ai quali siamo l’unico Comune in Umbria a pensare con borse di studio per 10 mila euro”. “Abbiamo però lavorato anche sul centro storico, per riqualificare i principali contenitori culturali, come i palazzi che ospitano la Pinacoteca, la Biblioteca, i monumenti, come le mura urbiche”, ha continuato Secondi, che ha evidenziato: “siamo stati bravi a chiedere le risorse necessarie e sono stati bravi i nostri interlocutori istituzionali a tuti i livelli a darceli, ma quello che abbiamo fatto risponde a una visione, come per la variante del Cassero, dove l’attuale cantiere ha aperto le porte all’investimento da 600 mila euro per il potenziamento del parcheggio Collesi e per l’ascensore, ma anche per la nuova Agenda Urbana, nell’ambito della quale siamo tra i cinque Comuni che riceveranno risorse in Umbria, molte delle quali per la riqualificazione dell’ansa del Tevere”. “Con questa variazione di bilancio abbiamo molto da lamentarci politicamente per i tagli diretti e indiretti del Governo, ma dal punto di vista amministrativo onoriamo tutti gli impegni e si facciamo carico delle difficoltà dei cittadini”, ha detto Secondi, chiarendo che su Palazzo Bufalini i 15 mila euro in più servono a completare il progetto finanziato dal GAL, mentre i 40 mila euro per l’ex scuola Garibaldi serviranno ad avviare il percorso di demolizione. “La Fondazione Albizzini sembrava potersi far carico di quest’intervento – ha detto Secondi – ma è complicato farlo non avendo in diretta disponibilità l’area e quindi si sono trovati in difficoltà: senza toccare nulla dell’accordo di programma per piazza Burri, che resta, abbiamo deciso di iniziare ad eliminare quella situazione di degrado”. In sede di dichiarazione di voto, il consigliere Campagni ha ribadito l’aspettativa di ricevere indicazioni per la riqualificazione della zona industriale, del tessuto commerciale del centro storico, oltre che delle infrastrutture. Il consigliere Fabio Bellucci (Lista Civica Luca Secondi Sindaco) ha preannunciato il voto favorevole alla variazione di assestamento, apprezzando “le posizioni espresse dal sindaco sugli impegni per il futuro della città”. Ribadendo la natura tecnica della variazione di assestamento di bilancio, “nel quale è ovvio che vada utilizzato l’avanzo di amministrazione disponibile”, il consigliere Domenico Duranti (PD), ha affermato: “questa amministrazione comunale mantiene gli impegni, a differenza del Governo che non li mantiene e taglia sistematicamente le risorse agli enti locali”. Il consigliere del PSI Luigi Gennari ha riconosciuto la “molta buona volontà, il molto sforzo con cui l’amministrazione comunale cerca di dare delle risposte significative in tutti i campi, dal punto di vista sociale, dal punto di vista degli anziani, cercando di mantenere un equilibrio che oggi effettivamente non è facile, visti i tagli che vengono effettuati dal Governo centrale”.
CDCNOTIZIE/2024/07/31/CONSINLINEA/75/MB
Il consiglio comunale approva a maggioranza la variazione di assestamento generale del bilancio 2024-2026 e il Documento Unico di Programmazione (DUP) 2025-2027
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