Asili nido: Guerri “per l’anno educativo 2024-2025 garantiamo rispetto alle domande pervenute una copertura del 76,6 per cento, che contiamo di aumentare”

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“A fronte di 138 domande pervenute per l’anno educativo 2024-2025, di cui 116 da parte di residenti e 22 da parte di non residenti, il Comune a settembre garantirà l’accesso ai servizi educativi a 90 bambini. Questo Significa assicurare in partenza una copertura del 76,6 per cento, guardando al dato dei residenti, che contiamo di poter aumentare, andando nel caso anche alla possibile copertura della richiesta dei non residenti. Il Comune di Città di Castello farà la sua parte, come ha sempre fatto. Siamo tra i pochi Comuni ad avere un coordinamento pedagogico e tutto il personale educativo interno, questo significa sì, per l’ente, un maggior costo, che è però per noi un investimento sul futuro della nostra comunità.

Continueremo a investire sulla formazione dei più piccoli e sull’edilizia scolastica, investimenti che ci porteranno al termine dei cantieri in corso finanziati anche dal PNRR a innalzare del 10 per cento la disponibilità di posti complessivi nei nostri nidi. Abbiamo però bisogno che facciano altrettanto il Governo centrale e la Regione Umbria: i tagli agli enti locali ci fanno molto preoccupare, perché è con questi fondi che si va a finanziare la gestione degli asili nido, in particolar modo per chi, come il Comune di Città di Castello, investe anche nella qualità e nella formazione del personale. I fondi legati al sistema 0-6 avevano anche uno stanziamento regionale, che andrebbe ripristinato a fronte dei tagli che provengono da Roma, con fondi non più triennali ma annuali e fortemente dimensionati: questo per mettere tutti gli enti locali tutti, in particolar modo il nostro, nella condizione di dare quel supporto alla genitorialità che giustamente tutti rivendichiamo”.

E’ la risposta che l’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri ha fornito, con i dati e le informazioni disponibili a fine luglio, all’interrogazione di Elda Rossi e Riccardo Leveque (FDI) sulla gestione degli asili nido comunali che è stata discussa nell’ultimo consiglio comunale. Nel premettere che “la tematica dei servizi pedagogici-educativi rivolti ai bambini fino a tre anni ci sta particolarmente a cuore”, il consigliere Leveque aveva evidenziato la necessità di fare il punto sulla capacità attuale del Comune di soddisfare le domande per gli asili nido, sulle prospettive per l’immediato futuro e sulla progettazione per il medio e lungo termine, visto che si tratta di un servizio fondamentale per permettere ai genitori di prendersi cura dei propri figli e, al tempo stesso, garantire lo spazio necessario alle attività lavorative indispensabili per il mantenimento dei figli stessi e dell’intera famiglia”.

“Dai dati da noi richiesti e condivisi dagli uffici, ci risulta che per l’anno educativo 2023-2024 siano state soddisfatte 68 domande, a fronte di 165 pervenute, senza tenere conto delle domande arrivate durante l’anno educativo, cioè tra settembre 2023 e febbraio 2024, pari ad ulteriori 50 e che rientrano nelle graduatorie mensili. Facendo un calcolo percentuale molto semplice, è stato soddisfatto il 41 per cento delle domande di iscrizione pervenute”, aveva sostenuto Leveque, nel ricordare all’assessore come nel maggio 2023 fosse stato assicurato dall’amministrazione comunale che, “nonostante l’apertura dei cantieri, il trasferimento di bambini in altre sedi e la probabile non restituzione dell’asilo La Coccinella per la conclusione dei lavori, con data inizialmente prevista per il giugno 2023, il servizio avrebbe garantito per l’anno educativo 23-24 una disponibilità pari a 150 posti distribuiti nei quattro nidi comunali”.

“Tenendo conto che i lavori in esecuzione nelle sedi di Alice Franchetti e Fiocco di Neve avranno luogo fino al 31 dicembre 2025 e che le sedi provvisorie, dove si svolgono le attività educative, non riescono a soddisfare il numero delle richieste da parte delle famiglie, come verificato per l’anno educativo 2023-24, quale sarà la disponibilità di posti che il Comune potrà offrire il 2 settembre 2024?”, aveva chiesto l’esponente di FDI, avanzando anche l’esigenza di capire quali fossero i tempi previsti per la riconsegna e la ripresa dell’attività educativa presso il nido La Coccinella e quali siano stati “i motivi dell’importante ritardo avvenuto”. Nel ringraziare il personale del servizio e la dirigente Giuliana Zerbato per il lavoro assicurato in vista dell’inizio del nuovo anno educativo, l’assessore Guerri ha evidenziato al consigliere Leveque la necessità di interpretare correttamente i dati a sua disposizione.

“I posti complessivi nei nostri asili sono 158: tra questi a oggi 90 sono disponibili per gli entranti”, ha spiegato l’assessore, evidenziando come “gli uffici con le percentuali si riferiscono ai bambini entranti rispetto alle richieste, non al numero complessivo dei posti”. A proposito dell’asilo nido La Coccinella, Guerri ha risposto citando la situazione aggiornata a fine luglio, ringraziando il dirigente dei Lavori Pubblici Marco Peppicelli per le informazioni. “I lavori rispetto al contratto di appalto hanno raggiunto l’89 per cento dell’avanzamento della spesa”, ha detto Guerri, leggendo la relazione tecnica trasmessa dagli uffici competenti. “Restano da eseguire alcune finiture impiantistiche, come pavimentazione in laminato, rivestimenti, battiscopa, cablaggio, installazione terminale, impianto termico, installazione sanitari, per un tempo necessario a partire dalla ripresa valutato in 7-8 settimane consecutive”. “L’amministrazione ha svolto più incontri congiunti con la direzione Lavori e l’impresa appaltatrice per poter addivenire alla sottoscrizione della perizia di variante in corso d’opera. Il direttore dei lavori recentemente ha trasmesso in via ufficiosa la stima della perizia di variante che ha ottenuto informale condivisione dell’impresa. Dall’altro lato, però, il Ministero dell’Istruzione, nonostante i continui reiterati solleciti di responsabile unico del procedimento, non sta fornendo indicazioni per la corretta rendicontazione e gestione finanziaria del progetto, compromettendo l’utilizzo del ribasso di gara come previsto dal decreto ministeriale numero 223 del 2023, che è necessario per il completamento dell’opera”. In sede di replica il consigliere Leveque ha preso atto favorevolmente dell’intenzione dell’amministrazione comunale di innalzare la percentuale di domande soddisfatte per i nidi.

“Le famiglie con figli incontrano non poche difficoltà se non possono usufruire del servizio, dovendosi rivolgere a privati o a collaboratori domestici”, ha osservato l’esponente della minoranza. “Siamo dell’idea che, come gli enti più alti di noi siano chiamati a dover investire sulle politiche per l’infanzia, anche il nostro Comune potrebbe farlo meglio: la possibilità di investire ulteriormente per soddisfare questa domanda della famiglie c’è, infatti, perché in altri capitoli del bilancio di questo Comune troviamo investimenti che a parer nostro possono essere tagliati e che invece vengono mantenuti”.

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