“Che belle le Giornate dell’Artigianato Storico del Prato, che nel fine settimana appena trascorso hanno restituito il senso vero di un’identità tifernate vissuta e sentita, ma che soprattutto sa rigenerarsi, grazie all’energia e alla voglia di fare dei tanti bambini che hanno ridato vita mestieri e alle tradizioni più antiche, con un protagonismo che in eventi del genere è assolutamente raro e per questo va sinceramente apprezzato”. E’ il commento alla manifestazione del sindaco Luca Secondi, che insieme agli assessori Letizia Guerri e Benedetta Calagreti sottolinea “il ringraziamento ai volontari della Società Rionale Prato per l’impegno e la dedizione con cui fanno rivivere con grande amore e passione la storia di Città di Castello”. Insieme ad altri componenti della giunta e del consiglio comunale, gli amministratori hanno partecipato alle diverse iniziative in programma, ammirando in presa diretta la riuscitissima rievocazione degli antichi mestieri lungo via dei Casceri. Visitatori in fila e applausi hanno circondato i piccoli animatori del mercatino rinascimentale di beneficenza, che era stato sperimentato l’anno scorso e che quest’anno ha davvero conquistato tutti. Con impegno ed entusiasmo, i giovanissimi protagonisti dell’iniziativa hanno indossato i costumi e hanno imbracciato gli strumenti dei loro ideali antenati, riproducendo i gesti e le scene che caratterizzavano la vita quotidiana del quartiere all’epoca del Rinascimento. Divertenti e spiritosi, ma soprattutto bravissimi, i bambini del Prato hanno mostrato abilità non solo nelle loro mansioni, ma anche nell’intrattenere il pubblico. Davanti agli occhi dei visitatori sono riapparsi i mestieri che hanno scritto la storia della città: la ricamatrice, lo scalpellino, il cestaio, la stiratrice, lo speziale, il restauratore, il falegname, il banco delle erbe, la merceria, il ciabattino, il conio, il liutaio, il carbonaio, il panettiere, l’addetto del banco del sale, la lavandaia. Una piccola galleria del passato, che ha calamitato l’attenzione di tanti tifernati di tutte le età e anche dei turisti, che si sono dati appuntamento nei vicoli e nelle piazze dello storico quartiere di Città di Castello addobbati a festa. Una bella pagina, che avrà un seguito nel segno della solidarietà. Il ricavato della rievocazione andrà, infatti, “dai bambini ai bambini”: la Società Rionale Prato sosterrà in primis le attività dell’Oratorio Don Bosco, che ha seguito i piccoli animatori durante il mercatino, e devolverà le restanti risorse disponibili ai progetti didattici del territorio che saranno ritenuti più interessanti e meritevoli. “Questa edizione ci ha regalato grandi soddisfazioni”, evidenzia il presidente della Società Rionale Domenico Duchi. “La bella e numerosa partecipazione che ha accompagnato i vari eventi in programma, a cominciare dal ‘Cenone dai Vitelli’, fino all’offerta delle locande e delle taverne, agli spettacoli e alle esibizioni che hanno impreziosito i luoghi più significativi del nostro quartiere, ha ripagato i tanti sforzi che la nostra società rionale sopporta con disponibilità di persone e tempo veramente molto limitate”, rimarca Duchi. “La nostra è ‘una splendida follia’ che portiamo avanti per soddisfazioni meravigliose come quelle che ci hanno dato quest’anno i bambini protagonisti del mercatino lungo via dei Casceri – osserva il presidente del Prato – magnifici protagonisti nelle nostre vie e nelle nostre piazze con un entusiasmo e una voglia di fare che ci hanno sbalordito. Li ringraziamo veramente di cuore per aver compreso e condiviso con noi l’importanza di tenere vive le tradizioni della comunità tifernate ed essersi messi volentieri a disposizione della finalità benefica del mercatino, che, come al solito, rivolgeremo a progetti di valore sociale e didattico, che sono pensati con uno sguardo attento e benevolo nei confronti delle nuove generazioni”. Nei tre giorni vissuti nel quartiere Prato, aperti dalla partecipatissima conviviale in omaggio alla famiglia Vitelli che giovedì sera ha riunito a tavola circa 200 buongustai e appassionati delle tradizioni cittadine, cultura e costumi dell’epoca rinascimentale hanno ripreso cittadinanza nei tanti scorci ricchi di storia e vicende del quartiere, dove si si sono intrecciate alla buona cucina delle taverne e delle locande, agli sfavillanti costumi in corteo, agli spettacoli itineranti di giocoleria. Musici, trampolieri, mangiafuoco, saltimbanchi, menestrelli, danzatrici hanno divertito e, nonostante il maltempo della giornata conclusiva, hanno fatto trascorrere piacevoli momenti nella passeggiata attraverso il rione.
Tanti visitatori nel rione Prato per le “Giornate dell’Artigianato storico”
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