Per il sistema scolastico di Sansepolcro, l’anno scolastico 2024 rischia di essere un “annus horribilis”. Diverse problematiche emergono, a partire dalla fusione delle scuole superiori – Liceo Scientifico, Linguistico, Artistico, e l’Istituto Tecnico e Professionale – sotto un’unica amministrazione denominata “Istituto di Istruzione Superiore Statale Città di Sansepolcro”.
A complicare ulteriormente la situazione, alla fine di agosto è stata assegnata la gestione dell’Istituto Comprensivo – dalla scuola materna alla media – alla stessa dirigenza, lasciando quindi un solo Dirigente Scolastico a capo di tutte le scuole del territorio.
Questa scelta, decisa dagli organismi ministeriali come l’Ufficio Scolastico Regionale e il Provveditorato di Arezzo, rappresenta per noi un impoverimento dei servizi scolastici per l’intera vallata, nonostante non si metta in discussione la professionalità della persona incaricata.
Oltre a questo, le condizioni degli edifici scolastici sono preoccupanti. Le scuole medie sono da anni in ristrutturazione e gli studenti saranno costretti ancora una volta a frequentare lezioni in aule prefabbricate, strutture che si sono già dimostrate inadeguate per affrontare i rigidi mesi invernali. L’Istituto Tecnico Economico e il Liceo Artistico si trovano in edifici storici privati che non rispondono alle esigenze di una scuola moderna, mentre le sedi del biennio dello Scientifico e del Professionale Buitoni sono ancora cantieri aperti, con lavori di ristrutturazione lontani dal completamento.
Un altro punto critico è la carenza di collegamenti pubblici che impedisce a molti studenti dei comuni limitrofi, sia toscani che umbri, di raggiungere agevolmente le nostre scuole.
In questo contesto drammatico, il silenzio dell’amministrazione comunale è assordante. Il Comune ha subito passivamente la decisione della Regione di accorpare le scuole superiori, non esercita pressione sulle aziende di trasporto per migliorare i collegamenti, non riesce a completare i lavori della scuola media Buonarroti, e non ottiene dalla Provincia un’adeguata sistemazione per gli istituti superiori, né la rapida conclusione dei lavori o l’accesso a servizi essenziali come palestre e laboratori moderni.
Chi governa Sansepolcro, con lo slogan “il Borgo al centro”, rischia di trasformare la nostra città in un “centro” privo di spessore e importanza, dimenticata e ignorata dagli enti sovra-comunali.
Chiediamo un cambio di rotta, maggiore attenzione alle esigenze scolastiche del nostro territorio e un’azione decisa per garantire servizi adeguati a studenti, famiglie e personale scolastico.