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“I muri parlano” a Pieve Santo Stefano una ipercittà della memoria

E’ partito Il progetto “I muri parlano”, presentato all’interno della kermesse pievana conclusasi da poco e che ha visto assegnare il 40esimo Premio Pieve Saverio Tutino al diario di Albertina Castellazzi e proseguirà i suoi lavori di attuazione grazie alla collaborazione tra Archivio Diaristico, FTR Studio, Promemoria e Comune di Pieve S. Stefano. Dopo anni di gestazione e l’installazione delle prime due “mattonelle” avvenuta giovedì 12 settembre presso Piazza Plinio Pellegrini e all’ex Asilo Umberto I, altre stazioni multimediali andranno presto ad aggiungersi alle prime, con l’obiettivo di realizzare un percorso tematico dedicato alla commemorazione degli 80 anni della distruzione di Pieve Santo Stefano. Scansionando il qr-code presente su ogni mattonella, il visitatore potrà accedere a contenuti audio-video in cui le voci dei testimoni di quei tremendi e fatali giorni dell’agosto 1944, saranno chiamate a raccontare cosa successe in quel luogo, in quella strada, piazza, casa e cantone di Pieve Santo Stefano, tracciando un appassionato collegamento tra il borgo antico e quello sorto dopo la ricostruzione. Non solo pagine di guerra, ma anche quelle dei pievani che hanno raccontato la propria vita in diari e memorie consegnate all’archivio, stazioni parlanti che potranno raccontarsi in un nuovo percorso tematico. Un paese ipertestuale, che ha l’ambizione di raccontarsi in un vero e proprio museo diffuso della memoria.

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