L’assessore ai Lavori Pubblici Carletti risponde in consiglio comunale ad Arcaleni (Castello Cambia)
“I lavori per il completamento della ristrutturazione e riqualificazione energetica dell’asilo nido La Coccinella riprenderanno attorno alla metà di ottobre e richiederanno circa sette settimane. Il Comune anticiperà le risorse necessarie a riattivare il cantiere, perché il MIUR non ha ancora provveduto a corrispondere quelle previste per l’adeguamento dei prezzi relativi a questo appalto. La stima che possiamo fare è di un’ultimazione delle opere per la fine di gennaio 2025 e l’auspicio è di concludere il cantiere tra febbraio e marzo 2025, considerando gli interventi per l’arredamento dei locali e la definitiva sistemazione del verde esterno che andranno eseguiti successivamente”. E’ l’aggiornamento della situazione che l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti ha fornito nell’ultima seduta del consiglio comunale, rispondendo all’interrogazione della consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia). La rappresentante della minoranza aveva sollevato “la necessità di un chiarimento da parte dell’amministrazione comunale sulle motivazioni del sostanziale stop dei lavori nel cantiere che si registra da circa un anno e mezzo”. Nel ripercorrere le tappe dell’intervento, Arcaleni aveva eccepito: “siamo partiti da un costo di 740 mila euro e siamo arrivati a 1 milione e 7.500 euro con l’ultima variante, ma i lavori sono stati progressivamente abbandonati, anziché essere completati per l’inizio dell’anno scolastico”. “Vorremmo capire cosa sia successo e quando si prevede di far ripartire il cantiere – aveva proseguito la consigliera – considerando che per consentire l’intervento l’amministrazione comunale deve sostenere un esborso non indifferente per ospitare altrove le sezioni trasferite”. L’assessore Carletti ha chiarito che “i lavori hanno raggiunto l’89 per cento dell’avanzamento della spesa prevista dal contratto di appalto con l’impresa esecutrice”. “A oggi – ha spiegato – per completare l’intervento edilizio sul fabbricato restano da eseguire alcune finiture edili e impiantistiche, quali la posa dei pavimenti in laminato; la posa dei rivestimenti dei servizi igienici; la posa dei battiscopa; la tinteggiatura; l’installazione degli infissi; la realizzazione e il cablaggio dell’impianto elettrico; l’installazione dei terminali dell’impianto termico e dei sanitari”. L’assessore ha riferito che “i lavori sono stati sospesi dall’impresa in attesa dell’approvazione di una perizia di variante in corso d’opera e sono in corso in queste settimane gli incontri tra il responsabile unico del procedimento, la direzione dei lavori e l’impresa per dare seguito alle procedure tecnico-amministrative di approvazione della variante e quindi all’esecuzione delle lavorazioni residuali”. “L’intervento, come altri, ha risentito delle conseguenze dovute alla trascorsa emergenza sanitaria, prima, e alla crisi socio politica dovuta alla guerra in Ucraina,poi – ha evidenziato Carletti – ma durante il corso dei lavori sono emersi anche imprevisti che hanno richiesto la rimodulazione nell’esecuzione delle opere e anche il reperimento di ulteriori stanziamenti, ai quali l’amministrazione comunale ha provveduto prioritariamente e in conseguenza dei quali è stato necessariamente assestato il quadro economico”. L’assessore ha precisato che “la direzione lavori ha trasmesso all’inizio di giugno in via ufficiosa la stima della perizia di varianti che ha ottenuto informale condivisione dell’impresa, ma il Ministero dell’Istruzione non sta fornendo indicazioni per la corretta rendicontazione e gestione procedurale e finanziaria del progetto, compromettendo l’utilizzo dei ribassi di gara e il pieno completamento dell’opera”. Carletti ha aggiunto che l’ultima sollecitazione al Dipartimento per le Politiche di coesione e per il Sud presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri è del 6 settembre scorso, ma non ha avuto ancora riscontro, e ha completato la risposta informando la consigliera interrogante che la spesa sostenuta dall’amministrazione comunale per la sede temporanea del nido nelle sale della parrocchia della Madonna del Latte sia stata di 40.800 euro a partire dal settembre del 2021. “Nel complesso dell’azione partita nella scorsa legislatura che ha visto l‘amministrazione comunale investire pesantemente sugli edifici pubblici, soprattutto su quelli scolastici – ha riconosciuto Carletti – questo del nido La Coccinella, che era un po’ più piccolo per volume di intervento, ha purtroppo risentito di una stima della fattibilità economica che è stata condizionata da un’epoca storica segnata dagli effetti della pandemia e della situazione politica internazionale”. La consigliera Arcaleni ha accolto positivamente la notizia che i lavori riprenderanno, ma ha ribattuto: “se lei, assessore, mi dice che il 6 settembre c’è stato il sollecito del responsabile unico del procedimento, perché il Ministero non ha risposto, e la variante riguardante i costi di completamento è dell’ottobre 2023, significa che ci sono stati dei ritardi nell’ultimo anno i cui responsabili saranno noti all’amministrazione comunale, che ha dovuto anche sostenere una maggiore spesa”. “Sono quattro anni che sono partiti i lavori e speriamo che non ci siano altri stop”, ha concluso la rappresentante di Castello Cambia.