NUOVA VIABILITA’: SI CAMBIA ANCORA
Che questa amministrazione sia restia al confronto costruttivo non è più notizia e continua ad operare con questa modalità autoreferenziale anche quando la tematica è così vicina ed impattante sulla quotidianità dei cittadini come la viabilità. Qualche settimana fa abbiamo appreso dai giornali dell’imminente costruzione di una rotatoria a porta del castello e in questi giorni la modifica della viabilità del centro storico. In entrambi i casi il progetto non è stato in alcun modo condiviso con il consiglio comunale o con la città, non sappiamo se e con quale modalitàsiano stati fatti studi sul flusso automobilistico che ne assicurino l’efficacia. Per quello che riguarda porta del castello, la rotatoria può effettivamente essere una soluzione per un nodo cruciale e delicato della viabilità cittadina, ci auguriamo che lo studio e il progetto siano stati realizzati con una accuratezza maggiore di quella dei parcheggi del PNRR in viale Vittorio Veneto la cui inadeguatezza è sotto gli occhi di tutti i cittadini. Per quello che riguarda invece la viabilità, desta grossa perplessità la scelta lungo via Beato Ranieri. La forte sensazione è che via S. Caterina possa vedere considerevolmente aumentato il traffico e la pericolosità. Di conseguenza anche l’incrocio di via S. Puccio con via Malatesta sarà sottoposto a un traffico più intenso con il rischio di aver soltanto spostato il problema della pericolosità da un incrocio ad un altro. Anche in questo caso siamo di fronte ad un progetto frettoloso con l’obbiettivo di inaugurare nuovi cantieri e distogliere l’attenzione dei cittadini dai numerosi cantieri fermi che rappresentano appieno il fallimento di questa amministrazione: dal secondo ponte sul Tevere, agli edifici scolastici al PNNR fino a svariati cantieri più piccoli.
Sull’incrocio di porta del Castello sono anni che si concentrano le attenzioni di svariate amministrazioni che hanno come punto in comune l’assessore Riccardo Marzi. Oggi si ricambia ancora, sembra l’incrocio dell’indecisione che caratterizza chi ci amministra, ormai da diversi anni.