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Nella splendida cornice di Portoverde di Misano Adriatico Alessio Campriani ha presentato la nuova imbarcazione “Pinky II” di proprietà del Circolo Velico Centro Italia

Si è appena svolta nella splendida cornice di Portoverde di Misano Adriatico la presentazione della nuova imbarcazione “Pinky II” di proprietà del Circolo Velico Centro Italia.

Circa 70 le persone presenti all’incontro, iniziato alle 12:30 con la benedizione della barca curata dalla diocesi locale e seguito da aperitivo sul molo principale e pranzo nel prospicente ristorantino “La Canty”: Due le targhe che il Direttivo ha conferito al Team della “Pinky I”: una al maestro d’ascia Stefano Provincia e l’altra alla famiglia Bernardini per il la realizzazione del precedente progetto di costruzione dell’imbarcazione “Pinky I” con la quale Alessio Campriani ha attraversato l’Oceano Atlantico in solitario, e che attualmente è in procinto di pensionamento operativo ma avrà nuova vita come oggetto di studio di un gruppo di docenti dell’Università di Perugia.

Inoltre, il velista umbro ha avuto l’onore di essere nominato socio onorario dello Yachting Club di Porto Verde dal presidente Michele Laganà.

A questo punto abbiamo chiesto ad Alessio Campriani alcune informazioni sul nuovo natante e sui suoi progetti futuri:

“La “Pinky II” appartiene una nuova classe velica monotipo (tutte le barche di questa tipologia sono uguali), la Class Globe 5.80, fondata nel Regno Unito appena qualche anno fa dall’ avventuriero e grande appassionato di vela Don McIntyre e porta il numero identificativo 07, assegnato in ordine di costruzione. Si tratta di un piccolo cabinato a vela in legno compensato marino di soli 5.80 metri e dal peso di circa 900 kg, nato per le regate oceaniche e non disponibile in vendita se non usato poiché auto costruito seguendo le rigide regole imposte dalla classe che fornisce il progetto. É una classe molto giovane nata circa 5 anni fa e che ha già dimostrato apprezzabili peculiarità nella navigazione oceanica. Sono state organizzate 2 edizioni di regate transoceaniche in solitaria e un progetto prossimo per un giro del mondo con alcuni scali. Tutte cose molto interessanti che stiamo valutando assieme anche alla possibilità di fondare con altri appassionati italiani una “Class Globe 5.80 Italia”, considerata la diffusione che sta avendo.

Per ora è comunque tutto molto prematuro, intanto ce la gustiamo e vogliamo valutarla al meglio, vi terremo aggiornati.

Vogliamo ringraziare di cuore il Dott. Laganà e la Marina di Portoverde, oltre agli amici, i collaboratori e gli appassionati che hanno partecipato a questo momento speciale.

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