La marcia nel centro di Città di Castello chiude le iniziative di “Vie di pace”

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Il maltempo che ha colpito la città, nel pomeriggio del 4 ottobre, non è riuscito a smorzare il grido di pace che si è alzato forte contro i venti di guerra che in questi giorni si stanno facendo sentire con sempre maggiore intensità. Un numero consistente di persone, giovani, meno giovani, associazioni di volontariato e rappresentanti tutte le confessioni religiose, si è mobilitato in modo straordinario, riempiendo le vie del centro, come programmato, uniti da un comune desiderio di promuovere dialogo e comprensione.

Una comunità unita per  testimoniare la paceUna comunità che ha risposto all’invito di Papa Francesco a “partire dal piccolo”, un richiamo a ogni individuo a impegnarsi in azioni significative nel proprio contesto.Durante la serata non sono mancati i momenti di riflessione, con letture di brani di don Tonino Bello e di don Primo Mazzolari e di preghiera, guidata dal vescovo diocesano, Luciano Paolucci Bedini. In continuità con la marcia della pace organizzata dall’associazione “Ospedale da campo”, anche il la comunità delle suore cappuccine di santa Veronica Giuliani, ha voluto testimoniare il proprio impegno per la pace ospitando nel chiostro del monastero, il concerto di Karl Jenkins “The Armed Man – A Mass for Peace”, eseguito dalla corale “Marietta Alboni” diretta dal maestro Marcello Marini. Un’opera musicale straordinaria, un potente inno alla pace, un messaggio universale che invita alla comprensione reciproca. L’iniziativa nasce dalla collaborazione con la Caritas e la Diocesi di Città di Castello, l’associazione “Ospedale da campo” e la Scuola di teologia “Cesare Pagani”.
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