Da venerdì 18 a sabato 19 ottobre il Sistema provinciale di Protezione Civile si mette alla prova con “Sismex Appennino 2024”. Si tratta di un’esercitazione su scala reale nata dalla collaborazione tra Prefettura e Provincia di Arezzo, con l’obiettivo di testare le procedure di coordinamento e le attivazioni che, in caso di emergenza reale, risultano fondamentali per l’efficienza complessiva della risposta.
La simulazione prende il via la mattina di venerdì 18 ottobre con la notizia da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di un forte terremoto di magnitudo 6.0 nell’Appennino romagnolo che causa lievi danni in Casentino, Valtiberina e nel Pratomagno.
Al lavoro nei diversi scenari d’evento oltre 150 volontari di 26 associazioni del territorio con i loro mezzi e attrezzature, 23 soggetti pubblici e privati del Sistema di Protezione Civile, 3 Unioni dei Comuni e 24 Comuni.
Nella tre giorni di esercitazione saranno 40 gli scenari simulati sul territorio provinciale: dal soccorso dei Vigili del Fuoco per la ricerca di persone sotto le macerie al soccorso sanitario, dalle verifiche di agibilità degli edifici all’evacuazione di alcune scuole, sino alla ricerca di persone scomparse e al lavoro per guasti di servizi vari. In tale contesto sarà compito dei volontari di Protezione Civile coadiuvare le operazioni di messa in sicurezza del territorio e di assistenza alla popolazione mentre le Forze dell’Ordine interverranno per assicurare la viabilità e l’afflusso dei soccorritori.
Quattro gli scenari simulati che interessano il territorio di Sansepolcro. Il primo venerdì 18 ottobre a partire dalle 9.30 dove, al Foro Boario, viene attivato il COC delocalizzato del Comune. L’area sarà utilizzata anche come base di partenza per le squadre che vengono impiegate sul territorio comunale. Sabato 19 ottobre a partire dalle ore 11 si interverrà per il crollo di un annesso agricolo presso la Fattoria di Germagnano. Nello stesso giorno, a partire dalle ore 14, in località La Montagna, la segnalazione di una persona dispersa con conseguente attivazione delle ricerche. Infine, sempre sabato 19 ottobre, alle ore 18 e sempre in località La Montagna, il Comune richiede il montaggio di una tenda per la popolazione che non intende rientrare nelle proprie abitazioni.