Fiuto da primato: a caccia di trifole per battere ogni record. I migliori cani da tartufo d’Italia a Città di Castello per partecipare alla gara di cerca della trifola, il prelibato tartufo bianco, in una location unica, i giardini del Cassero all’ingresso della centralissima piazza Gabriotti che si affaccia sulla Cattedrale, la Torre Civica e Palazzo comunale. Complice la bella giornata di sole si sono presentati in 75 “cavatori” fra cui diverse donne, al via della terza edizione del memorial dedicato ad “Alessandro Ghigi”, figurastorica dell’’Associazione Tartufai Altotevere. Oggi giornata conclusiva della 44esima edizione del “Salone del Tartufo Bianco Pregiato” che ha fatto il pieno di visitatori e turisti.
Fiuto da primato: a caccia di trifole per battere ogni record. I migliori cani da tartufo d’Italia a Città di Castello per partecipare alla gara di cerca della trifola, il prelibato tartufo bianco, in una location unica, i giardini del Cassero all’ingresso della centralissima piazza Gabriotti che si affaccia sulla Cattedrale, la Torre Civica e Palazzo comunale. Complice la bella giornata di sole si sono presentati in 75 al via della terza edizione del memorial dedicato ad “Alessandro Ghigi”, figura storica dell’’Associazione Tartufai Altotevere che ha organizzato la gara cani da ricerca e cavatura del tartufo su ring inserita nella 44esima edizione del “Salone del Tartufo Bianco Pregiato”: tre categorie in gara, cuccioli 3/6 mesi, libera adulti, riporto (tutte le categorie). Bracchi, bracchi-pointer, lagotti, meticci, cocker spaniel, in questo lembo di terra di confine fra Umbria, Marche, Toscana, Abruzzo, Lazio ed Emilia Romagna, nascono, crescono e diventano autentici fuoriclasse della ricerca, indispensabili compagni di viaggio (assieme al vanghino utilizzato per scavare) per gli oltre 1000 “cavatori”, i tartufai, in possesso del regolare tesserino rilasciato dall’Afor, Agenzia Forestale Umbria dopo aver sostenuto le lezioni, corsi ed esame finale e relativo versamento della quota annuale. Fra lo una agguerrita rappresentanza “rosa”, donne tartufaie che anno dopo anno crescono di numero e decidono di intraprendere l’attività che un tempo era appannaggio dei padri, mariti, fidanzati e compagni, come Ginevra Dinelli, 35 anni di Caprese Michelangelo new-entry con il suo inseparabile lagotto, accanto a Angela Antonini, 32 anni di Ponte Pattoli, con lo springer, “Dalia”, Donatella Fiumana, 69 anni di Perugia con il , “Ares” e poi Cristina Brozzetti, 66 anni di Corciano con il lagotto, “Dante” e Fabiola Fratini, 32 anni, di Monte Santa Maria Tiberina con “Ares” altro grazioso e abile lagotto. Città di Castello è ormai di fatto, non solo in questi giorni del salone, la capitale della “trifola” ma anche dei cani da tartufo che arrivano a sfiorare e superare cifre da capogiro talvolta ben al di sopra i cinquemila euro tanto è la loro bravura fra boschi e colline a scovare le “pepite d’oro”, il pregiato tartufo bianco che alla borsa attuale dei prezzi al dettaglio, si attesta per sui 2.500 – 4.500 euro per un chilo di “bianco”, a secondo delle pezzature. Oggi, circa 70 esemplari a quattrozampe, con i loro proprietari provenienti da tutto il Centro-Italia, si sono dati appuntamento a Città di Castello per la tappa più importante del circuito nazionale della ricerca del tartufo. Una gara di abilità e fiuto, tanto fiuto. I cani per conquistare il podio finale, devono, nel minor tempo possibile scovare sei tartufi, trifola di ottima qualità, disseminati a debita distanza l’uno dall’altro in un’area di terreno delimitata. Cronometro alla mano, spesso i cani della zona dell’altotevere fanno registrare tempi a dir poco da guinnes dei primati: anche sotto i quaranta secondi complessivi. Chira, Pallino, Sally, Diana, Zara, Ringo, Ringo, Lea, questi nomi ricorrenti ed altri campioni del fiuto che riescono ad annusare i tartufi anche a distanze di trecento metri e più. E la presenza di cani da tartufo in altotevere, circa tremila, in rapporto al numero di abitanti è fra le più alte d’Italia e Citta’ di Castello ne è la capitale. All’anagrafe canina del Servizio Veterinario della Usl Umbria1 risultano infatti iscritti circa 1500 esemplari nel comune di Città di Castello sugli oltre 2500 dell’intero comprensorio altotiberino. Come razza prevalente spiccano i 750 “meticci” seguiti da 444 lagotti romagnoli, 90 springel spaniel, 62 cani da ferma tedesco a pelo corto, 43 cocker spaniel inglese, 28 pointer inglesi, 19 labrador retriever, un bracco italiano e 32 censiti nella categoria “altri”. Un vero e proprio record. Accanto ai giovani “tartufai”, il Presidente dell’associazione (fondata nel 1986, con oltre 700 iscritti) Andrea Canuti affiancato da un consiglio di giovani, ci sono i veterani del “vanghino”, capitanati da Fabio Cecchini, dal segretario Italo Bianchini assieme al fratello Aldo ( 90enne da settanta anni tartufaio ancora in attività) e Angelo Marioli che da sempre spiega l’amore che li lega a questi straordinari animali: “mio zio, tartufaio scomparso a 90 anni – dice ancora commosso – faceva dormire il proprio cane sul divano del salotto buono di casa tanto gli voleva bene”. Un’attività all’aria aperta, un hobby sempre più in voga ed in continua crescita, quello del tartufaio, stando alle statistiche dell’Afor, Agenzia Forestale Umbria, che parlano di 61 nuovi tesserini rilasciati, da inizio anno, tra cui giovani di età compresa 16 – 25 anni ed anche donne. In onore dei cani e della loro bravura la novità di questa edizione, grazie alla collaborazione fra la Mostra del Fumetto ed il Salone è rappresentata da “Bianco”, il simpatico “lagotto” mascotte della rassegna, originale idea della matita del celebre artista-vignettista tifernate, Alessandro Bacchetta. L’illustrazione è stata commissionata da Tiferno Comics, nell’ottica della collaborazione col Salone Nazionale Tartufo Bianco Pregiato. “Ho realizzato – puntualizza Bacchetta – il disegno con iPad e Procreate, che consentono un feeling simile a quello delle tecniche tradizionali, unito ai vantaggi abituali della lavorazione digitale, quindi la possibilità di modificare e alterare velocemente l’immagine, che in questi casi è fondamentale.” “Il nostro tartufo bianco e gli altri prodotti del bosco non temono confronti – precisano il sindaco, l’assessore al Commercio e Turismo del comune ed il Presidente dell’Ente Fiera Salone Bianco Pregiato, Lazzaro Bogliari, che sottolineano anche l’aspetto “legato alla promozione e valorizzazione culturale, artistica e ambientale del comprensorio e dell’Umbria.” “I tartufai e i loro straordinari cani, razze impareggiabili – concludono – sono i veri protagonisti di questo importante settore agro-alimentare che contribuisce ad elevare immagine e promozione del nostro territorio anche attraverso un’attività, quella del tartufaio, propria della nostra storia e delle nostre tradizioni”. Oggi ultimo giorno del Salone, il centro storico è stato invaso ancora una volta da visitatori e turisti “buongustai”. La trifola di Citta’ di Castello con il suo salone nazionale @biancopregiato è’ rimbalzata con immagini e servizi nei Tg regionali e nazionali. Servizi sulle reti Medasiet e Rai: al Tg5 nell’edizione delle 13 e delle 20 con immagini del salone nell’ambito di un reportage sul “ponte Ognissanti”. Due ampi servizi poi al Tgr Rai Umbria e al Tg1 Rai delle ore 20 sempre con immagini di tartufi e città nel resoconto nazionale del “ponte”. . Classifica femmine, 1ºLucio volpi con gleda, 2º Roberto mischianti con Frida, 3º Liliana tamberi con Jack. Classifica maschi, 1º Alvaro Giardini con Roy, 2º Lucio Volpi con Sony, 3º Liliana Tamberi con Alfio. Classifica cuccioli, 1º Gianni ferri con Eva, 2º Gianni Ferri con Ugo, 3º Ginevra Dinelli con Ella. Classifica riporto, 1º Roberto Mischianti con Frida, 2º Nicolas Calvari con Marshall, 3º Lucio Volpi con Gleda
Fiuto da primato: a caccia di trifole per battere ogni record. I migliori cani da tartufo d’Italia a Città di Castello per partecipare alla gara di cerca della trifola
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