Omaggio di straordinario significato quello conferito al Maestro Pietro Pecorari nella Sala dei Ritratti di Castello Bufalini, sinora mai aperta a mostre di artisti viventi. Lo ha realizzato il Comune di San Giustino nell’ambito delle iniziative di “Sapori e mestieri” organizzate dall’Associazione “Vivere inCorposano e dal pittore Teo Tiburzi, in particolare l’estemporanea d’arte “Oro in tavola”.Sono state dunque le stesse giovani promesse d’autore che hanno riservato un posto d’onore a Pecorari nell’esposizione relativa.
Nell’opera in questione l’Artista torna ad una delle tematiche più rappresentative della sua espressività. Infatti, sebbene Pecorari abbia acquisito vasta e meritata fama non solo nazionale con le sue forme naturali in evoluzione antropomorfica secondo uno stile inimitabile improntato a un lirismo sui generis assolutamente estraneo a qualsiasi schema accademico precostituito, nel suo curriculum trova spazio un filone di impegno civile e sociale che già in passato aveva toccato argomentazioni sensibili(dalla droga all’AIDS, dalla pedofilia alle”morti bianche”). In questa sua ultima creazione il “poeta delle piccole grandi cose” torna al soggetto-guerra stigmatizzando il ciclico ripetersi della violenza bellica “sotto l’ombra di una speranza che svanisce”(testuale nella didascalia a piè di quadro). La mostra resta visitabile sino al prossimo 30 novembre. Pecorari inoltre è stato ufficialmente invitato a riproporre il lavoro in questione a Città di Castello in occasione dell’ormai imminente Mostra di Arte Presepiale nel Duomo tifernate.
San Giustino omaggia Pietro Pecorari al Castello Bufalini
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