Primo Piano Notizie

La comunità di Città di Castello si mobilita contro la violenza sulle donne

La rete territoriale contro la violenza sulle donne promossa dal Comune di Città di Castello si ritroverà lunedì 25 novembre alle ore 17.00 nella residenza municipale tifernate di piazza Gabriotti. Per il quarto anno consecutivo, istituzioni pubbliche, mondo della scuola, delle imprese, del sindacato, dell’associazionismo e rappresentanti delle forze dell’ordine e della sanità, comporranno il tavolo di monitoraggio che, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, avrà il compito di fare il punto sull’andamento delle azioni già messe in campo e indicare come proseguire per continuare ad arginare una piaga sociale che anche in Altotevere registra una preoccupante incidenza.

I dati aggiornati del Centro Antiviolenza Medusa, il servizio gestito dall’associazione LiberaMente Donna che è stato costituito dal Comune di Città di Castello come capofila delle otto municipalità della Zona Sociale 1, saranno la base di partenza di un dibattito che spazierà sulle principali emergenze della realtà locale in cerca di nuove forme di prevenzione e di intervento a sostegno delle vittime di abusi e maltrattamenti.

“Analizzare e rispondere, con la consapevolezza e gli strumenti che può offrire l’ampia platea di soggetti della comunità che abbiamo messo in rete a partire dal 2021, è il nostro modo di affrontare insieme, con coraggio e determinazione, la sfida della lotta alla violenza sulle donne, di cui parliamo ogni 25 novembre, ma che combattiamo giorno per giorno durante tutto l’anno, al di là della semplice ricorrenza, con la volontà di stare vicini alle donne, proteggere e aiutare le vittime, sensibilizzare la società civile e produrre una reazione ancora più forte delle comunità della vallata”, sottolinea l’assessore alle Pari Opportunità Letizia Guerri, presentando l’iniziativa di lunedì con l’assessore ai Servizi Sociali Benedetta Calagreti e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi.

Attorno al lavoro della cabina di regia istituzionale ruoteranno per circa una settimana una serie di iniziative che saranno promosse spontaneamente dal mondo della scuola e della formazione, dell’associazionismo sociale, culturale e sportivo di Città di Castello, con il patrocinio del Comune. “Una mobilitazione che ci piace e che sosteniamo – puntualizzano Guerri, Calagreti e Botteghi – perché abbiamo bisogno di tutti per promuovere nel tessuto sociale del nostro territorio la sfida culturale della prevenzione della violenza sulle donne e diffondere ovunque un messaggio di civiltà e rispetto, dal mondo della scuola, a quelli del lavoro, dello sport e dell’associazionismo”.

Calendario. In anticipo sul tavolo di monitoraggio istituzionale, il calendario di appuntamenti in programma a Città di Castello inizierà oggi, sabato 23 novembre, con la lezione di difesa personale promossa dall’Inner Wheel alle ore 15.30 presso la scuola Diamante Danza, in via Collodi, di cui saranno protagonisti i maestri Michele Ceccattini e Luca Murgia (info e prenotazioni 392.7772312). A seguire, alle ore 18.00, si terrà la messa in cattedrale per le vittime di femminicidio promossa dal Club 8.3.

Domenica 24 novembre al Teatro comunale degli Illuminati andrà in scena alle ore 18.00 la commedia a sfondo sociale “Gli ultimi saranno gli ultimi”, nell’allestimento della compagnia Argento Vivo.

Portato a teatro con grande successo da Massimiliano Bruno e Paola Cortellesi, lo spettacolo sarà presentato al pubblico tifernate con la regia di Luciana Orticagli e l’interpretazione degli attori Clementina de Rosa, Letizia Papini, Christian Paolucci, Carla Pucci, Elisa Merli e David Trinari (prenotazioni: Carla 347.1375039). Lunedì 25 novembre, alle ore 10.30 presso l’Auditorium di Sant’Antonio, l’Inner Wheel Club di Città di Castello organizzerà, sotto la guida della presidente Luisa Felici Faloci e con la moderazione della giornalista Alessandra Chieli, un convegno sulla condizione femminile in Afghanistan. Interverranno il giornalista e direttore di Lettera 22 Giuliano Battiston, la cooperante umanitaria Beatrice Tascini, la fotogiornalista Laura Salvinelli e la ginecologa di Emergency Raffaela Baiocchi, responsabile dei reparti maternità nel Paese asiatico. Alla mattinata parteciperanno anche alcune classi degli istituti superiori di Città di Castello.

Mercoledì 27 novembre alle ore 10.00 il Nuovo Cinema Castello ospiterà alle ore 10.00 la proiezione del film “C’è ancora domani” per la regia e l’interpretazione di Paola Cortellesi, nell’ambito dell’iniziativa pubblica promossa dal Polo Tecnico Franchetti Salviani di Città di Castello con Anpi, Coordinamento Donne e Spi-Cgil. Dopo la visione della pellicola, a parlare di violenza, di donne, di libertà, saranno l’assessore ai Servizi Educativi e alle Pari Opportunità Letizia Guerri, la presidente di Anpi Anna Maria Pacciarini, la segretaria regionale dello Spi-Cgil Patrizia Venturini e gli studenti delle classi IV D e IV E dell’istituto Franchetti Salviani. “La parabola della violenza adolescenziale, tra bullismo, baby gang e violenza di genere” sarà l’argomento della conferenza organizzata dalle ore 17.00 alle ore 19.00 di giovedì 28 novembre dalla Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca nella sede dell’Università degli Studi Link in via Carlo Marx a Cerbara.

All’introduzione di Riccardo Mancini, presidente della Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca, seguiranno, con la moderazione della vicedirettrice della Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca Maria Rita Bracchini, gli interventi di Nicola Ferrigni (professore associato di Sociologia della Link Campus University di Roma) sul tema “Effetto branco: tra bullismo e baby gang”, e di Marica Spalletta (professore associato di Sociologia dei processi culturali e comunicazioni della Link Campus University di Roma) sul tema “Violenza di genere e bullismo: narrazioni e stereotipi nelle serie televisive”. L’iniziativa rientra nell’ambito dell’iniziativa “Una luce sui diritti”, promossa dal Comitato Unicef dell’Umbria.

Commenti
Exit mobile version