Inseguito, raggiunto e arrestato nel centro storico per detenzione di cocaina. Trattenuto in attesa di giudizio

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L’Arma biturgese prosegue senza sosta i controlli e le indagini per contrastare lo spaccio di stupefacenti nell’Alta Valtiberina, riuscendo ad ottenere un nuovo risultato nel contrasto a tale illecita attività, in quella vallata. Questa volta ad essere tratto in arresto dai militari di via del Prucino è stato un 23nne di origini albanesi che con tutta probabilità era andato a rifornirsi in provincia prima di essere intercettato dai carabinieri.
Salgono quindi a 4 le persone arrestate dai Carabinieri di Sansepolcro negli ultimi 20 giorni per reati concernenti le sostanze stupefacenti.


Questa volta tutto ha avuto inizio all’autostazione di Sansepolcro, nei pressi di Porta Fiorentina, dove gli autobus in servizio di trasporto pubblico fanno capolinea. A qualche metro dal centro storico, su un autobus proveniente da Arezzo, i Carabinieri della Radiomobile del borgo hanno visto scendere un giovane già ben noto alle Forze dell’Ordine. Appena sceso dal bus di linea, i carabinieri lo tenevano sotto osservazione per vedere il suo atteggiamento, questi sentitosi osservato dai militari, tentava una fuga per le vie del centro storico. I Carabinieri non si sono fatti sorprendere, anzi lo hanno inseguito, raggiunto e bloccato.

Un inseguimento durato circa 200 metri, nel corso del quale l’uomo ha tentato di disfarsi di un involucro in cellophane, ma senza fortuna. Infatti, nonostante il movimento sia stato fulmineo, non è passato inosservato a chi lo inseguiva, che dopo averlo acciuffato ha anche recuperato il pacchetto contenente ben 140 grammi di cocaina, che qualora fosse stata reimmessa sul mercato senza tagliarla con altre sostanze avrebbe potuto fruttare circa 13.000 €. Immediatamente arrestato, l’uomo, come disposto dal P.M. di Turno presso la Procura di Arezzo, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia CC di Sansepolcro, in attesa dell’udienza di convalida che si terrà oggi presso il Tribunale Aretino.


Ciò si comunica nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
 

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