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Attenzione alle truffe anche quelle provenienti da persone competenti: in Altotevere un promotore finanziario ha distrutto i risparmi di famiglie e aziende della vallata

L’epoca odierna è segnata da quotidiani tentativi di truffa, da quelle telefoniche a quelle tentate vis a vis: talora i contatti non sono subito percepibili come tentativi di raggiro, altre volte l’inganno è molto più subdolo e passa attraverso persone che godono della fiducia dei malcapitati, perché magari circondati da una nomea di competenza e garantiti dal fatto di operare per conto di un istituto bancario di grande prestigio.
E’ quanto ha fatto in Alto Tevere un promotore finanziario che ha distrutto i risparmi di famiglie e aziende della vallata.
Il danno complessivo e il numero dei truffati sono al momento di difficile quantificazione: i primi casi – che vengono seguiti a Città di Castello e Sansepolcro da un primario studio legale che, seguendo i primi casi, si avvale di una approfondita consulenza tecnico cantabile – comportano circa 75mila euro di danni per ogni risparmiatore. L’azione del promotore finanziario infedele ha messo in scena tutto il vasto repertorio che si registra in casi simili: false firme, false rendicontazioni consegnate ai clienti come provenienti dall’istituto di credito, false promesse di rendimenti certi e titoli ad altissimo rischio immessi nel portafoglio dei clienti ignari della possibilità – poi verificatasi puntualmente – di perdere parte o tutto il frutto del proprio sacrificio.
Quando scatta l’allarme perché ”qualcosa non torna” spesso è troppo tardi.
Frattanto l’istituto di credito ha immediatamente revocato il mandato di agenzia con il proprio (ex) collaboratore e confermato la falsificazione dei rendiconti consegnati agli ignari risparmiatori che avevano rapporti con il promotore a volte consolidati in decenni di fiducia. Gli enormi danni procurati, fra costi esorbitanti per consulenze mai fornite, titoli fatti acquistare con prospettive “di lungo periodo” persino a persone ultranovantenni e firme false, sono in via di definizione al fine di recuperare il recuperabile prima di far scattare l’iter giudiziario.
Tale incredibile accaduto, mette in guardia chiunque dall’accettare proposte “a cuor leggero” senza le dovute verifiche e getta un’ombra pesantissima sulla fiducia nel sistema del risparmio gestito, poiché, quando un operatore qualificato distrugge il risparmio, magari dei sacrifici di una vita, commette non solo un delitto odioso – perché approfitta della fiducia a lui concessa – ma distrugge sogni e progetti di famiglie e imprese.
L’indicazione derivante da questa drammatica situazione è quella di mantenere la guardia alta nei confronti di qualsiasi “offerta” e di effettuare verifiche immediate continue e costanti del proprio investimento, al fine di evitare gravi situazioni come quelle verificatesi.

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