AREZZO – Venerdì 13 dicembre 2024, alle ore 16, la Sala Mercurio di Confcommercio Arezzo di via XXV Aprile 12, ad Arezzo, ospita “I luoghi si raccontano”, serata dedicata ai partecipanti, ai finalisti e ai vincitori delle tre edizioni del premio letterario “L’albero delle ciliegie. Una storia tira l’altra” promosso da LUA – Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.
La serata sarà introdotta da Claudio Magi, presidente dell’associazione 50&più Arezzo, e condotta dal giornalista culturale Marco Botti e Maria Rosa Marchi, referente territoriale LUA per Arezzo.
Nel corso dell’evento interverrà Stefania Bolletti, presidente LUA, e saranno letti alcuni passi dei racconti attraverso le voci di Maria Cristina Mazzeschi e Giulio Squarcialupi.
Ideato per sostenere, preservare e diffondere il valore identitario e memoriale dei luoghi, il premio letterario è strutturato in due sezioni – “Storie dei luoghi” e “Racconti di storie memorabili di tempi lontani” – alle quali si può partecipare con testi inediti di lunghezza non superiore alle 20.000 battute.
Fatti, persone, tradizioni, mestieri, aneddoti, leggende, storie del luogo narrato. Sono questi gli argomenti che danno vita ogni anno alle scritture dei partecipanti, nelle quali devono essere riconoscibili terre, paesaggi e ambienti di vita quotidiana, abitazioni, strade, piazze o altro, che abbiano rappresentato per i narratori dei “contesti di affezione” rilevanti. Nei testi la scrittura di sé si pone al servizio dei luoghi e delle comunità che li abitano, per trasformarli in testimonianze di memoria locale.
Proprio per sostenere la cultura della memoria di borghi, paesi e quartieri, la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari ha avviato la costituzione, all’interno della propria sede di Palazzo Testi, della Biblioteca nazionale delle letterature dei luoghi.
Ogni edizione del concorso “L’albero delle ciliegie. Una storia tira l’altra”, inoltre, prevede la pubblicazione dei racconti vincitori e di altri selezionati dalla giuria presieduta da Duccio Demetrio e coordinata da Roberto Scanarotti in un’antologia dedicata.