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Opus Aureum: ieri il convegno dell’Associazione per la Tutela e Conservazione dei Monumenti dell’Alta Valle del Tevere in collaborazione con l’Inner Wheel Club di Città di Castello

Si è tenuta martedì 17 dicembre scorso alle ore 17.00 la Conferenza dal titolo Opus Aureum promossa dall’Associazione per la Tutela e Conservazione dei Monumenti dell’Alta Valle del Tevere presso la Biblioteca comunale “G. Carducci” – Sala “Paolo Rossi Monti”  in Via XI Settembre  a Città di Castello. L’iniziativa si è avvalsa del sostegno della Fondazione Burri e dalla Galleria Nazionale dell’Umbria e ha visto gli interventi del prof. Bruno Corà, Storico e Critico d’Arte, Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri e socio dell’Associazione e della dott.ssa  Veruska Picchiarelli, Storica dell’Arte e co-curatrice della mostraL’età dell’Oro – I capolavori dorati della Galleria Nazionale dell’Umbria incontrano l’Arte Contemporanea” Galleria Nazionale dell’Umbria (26.10-19.01-2025). 

A portare i saluti e moderare l’incontro la dott.ssa Catia Cecchetti Presidente dell’Associazione che dopo aver ringraziato i presenti ha ricordato che tra le finalità statutarie dell’Associazione previste all’Art. 2 dello Statuto c’è anche la valorizzazione oltreché la conservazione e tutela del patrimonio culturale dell’Alte Valle del Tevere. Per questo l’occasione è quella di riflettere sulla produzione artistica legata alla presenza dell’oro dall’arte antica a quella contemporanea: un momento di confronto per scoprire o ri scoprire consonanze tecniche, estetiche e concettuali in grado di aprire nuove ed interessanti interpretazioni. La parola è passata poi all’Assessore alle Politiche turistiche  del Comune di Città di Castello Letizia Guerri che ha ringraziato l’Associazione per opportunità come queste che consentono alla città di approfondire temi importanti dell’arte con relatori illustri. La presidente Cecchetti ha ringraziato per la collaborazione anche il Club Inner Wheel di Città di Castello e la sua Presidente Luisa Felici Faloci  e la vice presidente Adele Lanzuolo presente in sala che ha portato un indirizzo di saluto. I relatori hanno coinvolto il pubblico  soffermandosi su alcune opere a confronto. Corà ha parlato dell’importanza della presenza dell’oro anche nelle opere del Maestro Alberto Burri come nel Sacco in mostra alla Galleria realizzato nel 1954 su cellotex e olio, oro e vinavil posto a confronto con l’opera del riminese Baronzio un Cristo in Pietà. Numerosi sono gli artisti contemporanei affascinati dalle potenzialità di un materiale così speciale. L’intervento di Veruska Picchiarelli ha sottolineato come la presenza dell’oro ha un significato complesso che nell’antico richiama la sacralità, il trascendente, il divino e nel contemporaneo ha una valenza diversa ma ugualmente intensa. La fortuna dell’oro pertanto ha caratterizzato secoli di storia dell’arte e coinvolti numerosi artisti. Fascino e regalità che si può cogliere nelle 50 opere in mostra alla Galleria Nazionale dell’Umbria che interessano ben 9 secoli di storia e fanno dell’oro un simbolo straordinario foriero di sempre nuove interpretazioni e suggestioni.

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