Ho presentato nei giorni scorsi una interrogazione sullo stato del servizio di Pronto Soccorso di Città di Castello, a fronte delle reiterate carenze di personale che rischiano di non garantire la dovuta sicurezza nell’assistenza dei pazienti e di quanti accedono ogni giorno al P.S. del quarto Ospedale dell’Umbria, sede di DEA I livello, dotato di n.10 posti letto di Osservazione Breve Intensiva (OBI) che sono sempre tutti occupati anche da pazienti con patologie gravi in attesa di ricovero nei reparti di degenza.
Ho chiesto di conoscere le azioni intraprese dall’Amministrazione per sollecitare la soluzione delle notevoli problematiche, conosciute da tempo, e quali esiti abbia dato il percorso pubblicizzato a luglio 2023,dedicato ai codici a bassa intensità utilizzando il personale adibito alle emergenze, che è sempre sembrato più un diversivo che altro.
Riteniamo doveroso chiedere con forza un incontro con i vertici sanitari della ASL1 e con il nuovo Direttore regionale del Servizio Sanitario al fine di affrontare con determinazione ed efficacia le carenze : il personale infermieristico che è anche contemporaneamente adibito alle chiamate di emergenza territoriale (con circa 13-14 chiamate nelle 24h) presta assistenza ad oltre 25 mila accessi di Pronto Soccorso ogni anno ( 70-80 nelle 24h), e non è sempre adeguatamente supportato da personale Oss in quanto anch’esso numericamente carente.
Data l’uscita di due Infermieri per le chiamate di Emergenza Territoriale le unità che di fatto rimangono ad operare all’interno del Pronto Soccorso sono ridotte a 3 di giorno e 2 di notte e il personale medico stabile è in numero insufficiente a coprire tutti i turni, in particolare quelli notturni: se così non fosse la dirigenza non avrebbe chiesto ai Medici di alcuni reparti di aumentare le disponibilità ad effettuare turni oltre il proprio orario di servizio, con un esborso di denaro esorbitante , se pensiamo che il costo orario è di 80/100€ l’ora. Soldi che potrebbero essere ben utilizzati per gestire assunzioni e stabilizzazioni di personale.
Dunque, le condizioni di lavoro all’interno del servizio di Pronto soccorso, come peraltro denunciato in particolare dal sindacato Nursing UP a mezzo stampa fin dalla primavera 2024, con lettere fatte pervenire anche al Sindaco, risultano ancora precarie sia in ordine alle modalità di reperimento degli addetti, alle turnazioni, alle sostituzioni, ai riposi, agli straordinari richiesti.
Per questo, come molte volte rimarcato in vari atti da me presentati, diventa ormai imprescindibile per la nuova Giunta e Direzione sanitaria affrontare la necessità che il reparto di Pronto Soccorso venga dotato di nuovo personale, perchè la situazione da grave sta diventando insostenibile.