Il 2024 del Servizio Ambiente del comune: Mauro Mariangeli “un 2024 denso di attività e progetti con lo sguardo al 2025 che sarà caratterizzato da una attenta politica di salvaguardia e tutela del territorio”

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Canile comprensoriale di Lerchi: giunta alle fasi finali la procedura per l’acquisto dell’immobile da parte del comune. L’iter politico-amministrativo avviato nel 2024 dovrebbe trovare conferma a partire dai primi mesi del nuovo anno come annunciato a più riprese in consiglio comunale dall’assessore all’ambiente, Mauro Mariangeli che ha anche disposto la convocazione di un tavolo comprensoriale con tutti i soggetti istituzionali coinvolti per discutere delle tematiche legate al randagismo.

A seguito dell’accordo fra i Comuni del comprensorio Alto Tevere Umbro (Citerna, San Giustino, Monte Santa Maria Tiberina, Lisciano Niccone, Umbertide, Montone, Pietralunga) e A.S.L. Umbria 1 il Comune di Città di Castello svolge il ruolo di capofila per la gestione associata del canile/rifugio comprensoriale. Nel corso dell’anno precedente, a seguito di conclusione di procedura di gara, era stato affidato il servizio di gestione del canile comprensoriale rifugio/sanitario di Lerchi a ENPA – Ente Nazionale Protezione Animale ONLUS. L’immobile, sede del canile rifugio è proprietà della Comunità Montana Alto Tevere Umbro, in corso di liquidazione. Il Commissario Unico per la liquidazione delle Comunità Montane dell’Umbria ha comunicato il recesso di comodato d’uso del canile comprensoriale di Lerchi ubicato in Località Mezzavia di Lerchi.

Si è reso quindi necessario avviare una trattativa per verificare l’interesse di questo Ente all’acquisto della struttura, salva la verifica dell’esperimento di una procedura ad evidenza pubblica per l’apertura al mercato. A seguito di quanto sopra sono state richieste le stime, sia per l’eventuale canone di locazione sia per l’acquisto di tutta la proprietà della sciolta Comunità Montata Alto Tevere Umbro ove insiste il Canile comprensoriale e immobili contigui. “Dalla verifica di queste ultime – precisa l’assessore Mariangeli – si è provveduto a redigere una stima per l’acquisto, stima verbalmente accettata. Attualmente si è in attesa di un riscontro per la stipula dell’atto di compravendita.” Fra le attività espletate dal settore ambiente del comune, il monitoraggio della zanzare tigre. A partire dall’anno 2020, il comune ha aderito al piano di monitoraggio di sorveglianza della zanzara tigre, grazie alla collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche. Questa operazione è stata realizzata grazie all’installazione di 28 ovitrappole, nel periodo estivo, dislocate nel centro abitato di Città di Castello nei parchi ed aree verdi pubbliche, controllate dalla società che gestisce il servizio di derattizzazione e disinfestazione. L’esito del monitoraggio ha riscontrato l’assenza delle specie più pericolose di zanzara, tipo la West Nile, con un basso rischio sanitario di trasmissione delle patologie di riferimento. Di pari passo anche il controllo sul servizio di disinfestazione e derattizzazione affidato alla ditta “Quark s.r.l.”. Le operazioni svolte si sono suddivise per la lotta contro la zanzara e la presenza dei topi e ratti nel territorio comunale. Tali interventi vengono tracciati secondo una media mensile e devono rispondere alle direttive di sicurezza della legislazione vigente per l’utilizzo di prodotti rispondenti Settore Assetto del Territorio Edilizia e Ambiente Ufficio Salvaguardia Ambientale.

Iniziative di sensibilizzazione e salvaguardia del territorio poi grazie all’adesione del progetto “Puliamo il mondo 2024”, promossa dalla Fondazione Legambiente Innovazione con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e il supporto operativo di SO.GE.PU. S.p.a., quale gestore dei servizi di igiene urbana e raccolta differenziata, al fine di sensibilizzare i ragazzi delle scuole nei confronti della tutela dell’ambiente. L’area prescelta per l’iniziativa è stata quella limitrofa all’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina e ha visto coinvolti gli alunni di due classi, a cui è stato messo a disposizione il materiale utile per partecipare attivamente alla manifestazione (cappellini, guanti e materiale informativo). Il servizio ambiente ha poi gestito i procedimenti legati alle autorizzazioni ambientali che fanno parte dei provvedimenti amministrativi autorizzatori, quelli che nel linguaggio comune vengono spesso identificati col termine di “licenze”.

Le autorizzazioni ambientali sono quindi l’esito del procedimento, mediante il quale la autorità competente esamina progetti di impianti da realizzare o richieste di svolgere attività a rilevanza ambientale presentati da soggetti interessati e ne giudica la ammissibilità, secondo criteri di conformità a predeterminati parametri tecnici, e ne conferma il Settore Assetto del Territorio Edilizia e Ambiente Ufficio Salvaguardia Ambientale, progetti o l’esercizio a prescrizioni di vario genere. Si possono distinguere due tipologie di provvedimenti di autorizzazione ambientale, l’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A) o l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA). Durante l’anno sono state gestite n. 38 istanze ambientali complessive, di cui alcune di natura più complessa (es. discarica di Belladanza e impianti produttivi insediati nel Comune di grandi dimensioni).

Ai sensi della “Legge quadro sull’inquinamento acustico” e delle direttive regionali, sono state poi assegnate alle Amministrazioni comunali importanti competenze in tale materia, alcune delle quali svolte dal servizio ambiente: − rilascio delle autorizzazioni per lo svolgimento di attività temporanee e di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico e per spettacoli a carattere temporaneo ovvero mobile e per l’insediamento di cantieri, nell’ambito del centro abitato, così suddivise: – n. 41 per eventi di Estate in Città 2024; n. 13 per feste, sagre, manifestazioni varie; n. 5 a pubblici ; n. 2 autorizzazioni per l’insediamento di cantieri, nell’ambito del centro abitato; verifica dei procedimenti legati ad esposti dei cittadini per il mancato rispetto dei limiti acustici previsti dal Piano di Classificazione Acustica, in coordinamento con il dipartimento territoriale di ARPA Umbria.

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