Arcaleni (Castello Cambia – M5S) “conferimento rifiuti Belladanza, confermato quanto temevamo”

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I “Chi continua a fare utili deve spiegare e trovare soluzioni per aumentare la raccolta differenziata, non semplicemente riempire di rifiuti la discarica
 Dopo la conferenza stampa dell’assessore De Luca e del Presidente di AURI che hanno voluto, correttamente, fare chiarezza sulla situazione dei conferimenti dei rifiuti presso le discariche regionali, negli anni 2023 e 2024, abbiamo avuto la conferma di quanto da noi paventato numerose volte: presso la discarica di Belladanza è stato conferito un anomalo quantitativo di rifiuti, che si è discostato significativamente dai volumi precedenti.


Con la Delibera di AURI del dicembre 2023 vengono infatti autorizzate oltre 80.000tonnellate, mentre già nel 2023 ne erano state conferite 62.601, con un aumento di 23.579 tonn. rispetto all’anno precedente.
Qualcuno deve spiegare ai cittadini tifernati perchè ciò sia avvenuto e perchè siano stati autorizzati tali volumi, con oltre 15.000 tonn di rifiuti speciali provenienti da fuori regione: ma lo deve fare soprattutto chi li ha chiesti e chi li ha autorizzati, cioè l’AURI  a guida Ruggiano, durante il governo Tesei.


 A loro deve rivolgersi lo stesso consigliere Lignani, quando annuncia una interrogazione su tali conferimenti, non solo al Comune di Città di Castello.
Quello che intendo conoscere e approfondire per la dovuta trasparenza che si deve ai cittadini, e che ho chiesto con un’interrogazione comunale, sono le motivazioni di tali conferimenti anomali , quali tutele ambientali siano state approntate e quali introiti siano stati incamerati da parte del gestore SOGECO: a fronte degli accordi finanziari e commerciali sottoscritti negli anni dall’ex Amministratore Unico, occorre chiarire molto meglio chi ha guadagnato da tali conferimenti e quanto sia entrato nelle casse di SOGEPU, i cui bilanci e le cui condizioni operative sono in forte criticità .


Se è vero, infatti , come giustamente promesso dall’ assessore regionale, che oggi occorre affrontare una tale situazione, per riallineare i conferimenti nei prossimi anni, e dunque diminuirli, e nel frattempo aumentare la raccolta differenziata fino all’80% anche nell’ex ATI 1, serve mettersi attorno ad un tavolo per affrontare tutte le criticità operative che oggi impediscono a Sogepu e Sogeco di realizzare questi obiettivi: le condizioni dei lavoratori, quelle dei mezzi obsoleti, la mancanza di personale, la riorganizzazione del servizio.


Non dimentichiamo, infine, che l’ultimo Piano di Impresa di Sogepu approvato in Consiglio comunale risale al lontano 2017 e che , malgrado le nostre continue richieste, nessun documento previsionale e operativo è stato più portato in Consiglio, mentre nel frattempo la partecipata accumulava oltre 30 mln di debiti che oggi pesano come un macigno sulla sua operatività.


Affrontare oggi correttamente questa situazione è molto complesso, ma occorre farlo per il bene della città, del territorio e dell’ambiente, rimuovendo le cause che hanno generato tale sfacelo e volendo decisamente cambiare pagina.

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