“Abbiamo appreso dal sito ufficiale di Greenpeace, i risultati delle analisi da loro effettuate sull’acqua potabile in tutte le regioni d’Italia.
Il fine principale dell’operazione denominata “acque senza veleni” era verificare la contaminazione da PFAS (sostanze poli- e per-fluoroalchiliche) dell’acqua potabile in tutti i comuni capoluogo nazionali.
“Il dato emerso risulta molto preoccupante a livello nazionale, ma ancor di più se leggiamo quello che riguarda Arezzo.
I PFAS, grazie alla loro inerzia chimica sono stati utilizzati fin dagli anni 50 in molti settori industriali, come quello conciario, della produzione di carta e dei contenitori per uso alimentare, per i rivestimenti antiaderenti delle pentole e come impermeabilizzanti nella produzione di abbigliamento tecnico
L’attenzione ai PFAS in Italia ha avuto una accelerata nel 2011 quando uno studio commissionato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) trovò concentrazioni pericolose in un’area di circa 180km2 tra Vicenza, Verona e Padova.
“Tornando al report, abbiamo letto anche le dichiarazioni di Nuove Acque sulle contro analisi da loro fatte immediatamente dopo essere stati avvertiti da Greenpeace. Contro analisi che sostengono l’assenza totale degli agenti chimici che ricordiamo non sono presenti in natura.
Dispiace che la società Nuove Acque abbia subito pensato a denunciare Greenpeace che da decenni fa emergere situazioni ambientali compromesse, e che ha subito informando l’azienda stessa gestore proprio per permettergli di fare proprie analisi.
Tra l’altro abbiamo letto che le analisi di Greenpeace sono state fatte da un laboratorio indipendente (Test & Innovation Lab di Prato) a garanzia della ricerca, quindi pensiamo ci sia la possibilità di dialogare invece di attaccarsi per vie legali.
Anzi, adesso dovremmo essere uniti proprio nel capire cosa sia successo ad ottobre 2024 quando sono stati presi i campioni dell’acqua potabile di Arezzo e lo si può fare solo procedendo a nuove analisi che siano a garanzia di tutti le cittadine e i cittadini di Arezzo. C’è bisogno di sciogliere ogni dubbio e non di buttarla in lite.
Nel frattempo ricordo che il Movimento 5 Stelle ha presentato nel 2024 alla camera una mozione con il proprio deputato Enrico Cappelletti per chiedere di raggiungere a livello nazionale l’obiettivo di PFAS ZERO, aumentando il monitoraggio sull’acqua potabile”.