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”Futuro dell’ospedale e del lascito Mariani”: il PSI Città di Castello chiede chiarezza

“La visita della neo presidente della regione all’ospedale di Citta di Castello è un segnale di doverosa attenzione rispetto alle problematiche della sanità altotiberina. Ricordiamo che negliultimi anni vi sono stati segnali intermittenti e non sempre positivi per il nostro territorio. Va comunque dato atto alla giunta Tesei di aver compiuto alcuni investimenti significativi, ma nel complesso c’è stata una lunga fase che ha determinato un complessivo impoverimento di personale e di progettualità, che purtroppo nel tempo ha fatto emergere criticità significative. Come socialisti riteniamo che siano molti i fronti aperti che la regione, insieme all’ente locale, deve affrontare per tornare a far essere l’ospedale di Città di Castello la struttura di eccellenza che è stata fino a qualche tempo fa. A nostro avviso è necessario tornare ad investire sul personale sanitario a cominciare dai livelli infermieristici, fino ai primari, purtroppo è ormai tristemente noto che oggi gli operatori della sanità sono costretti a lavorare in condizioni estremamente difficili. Dopo la bufera Covid, è ormai chiaro, che è necessario e impellente, rafforzare anche la sanità del territorio che deve diventare strumento indispensabile per far fronte alle sempre più significative richieste. La sanità pubblica deve essere quotidianamente al centro delle scelte politiche della regione. Un discorso a parte, perché francamente imbarazzante, merita il lascito Mariani, ricordiamo che nella scorsa legislatura il comune di Città di Castello trasferì alla regione e all’Usl 3 milioni e 600 mila Euro, da investire come da disposizioni testamentarie. Ad oggi non sappiamo ancora nulla, ne all’orizzonte ci pare vi siano idee chiare su come utilizzare questa importante risorsa.Invitiamo quindi i soggetti, che hanno l’onore e l’onere di valorizzare il lascito, a decidere quanto prima, nella massima trasparenza e partecipazione, sull’utilizzo dei 3milioni e 600 mila euro”.

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