Primo Piano Notizie

Musica per la Memoria lo 26 gennaio esibizione a Forlì del Quartetto Gragnani


Domenica 26 gennaio, nelle suggestive cornici della Sala Sangiorgi in Forlì (ore 17:00) e dell’Auditorium di Palazzo Nadiani a Cesena (ore 20:30), si sono svolti due emozionanticoncerti in occasione del Giorno della Memoria, con l’esecuzione di un programma musicale davvero unico e straordinario. Protagonisti della serata sono stati Yuri Ciccarese (flauto), Fabio Battistelli (clarinetto), Sandro Lazzeri e Anthony Guerrini (chitarre) – componenti del Quartetto Gragnani, che hanno affascinato il pubblico con un repertorio composto da opere di autori perseguitati durante il periodo delle leggi razziali, molte delle quali risalenti a frammenti ritrovati nei campi di concentramento.
 
Le composizioni, alcune delle quali recuperate in condizioni straordinarie, costituiscono una vera rarità storica che ci permette di rivivere una parte dolorosa e poco conosciuta della storia della musica, ma che al contempo rende omaggio alla resilienza e alla speranza di chi, nonostante tutto, continuò a creare arte in un contesto di persecuzione e annientamento. Le opere proposte durante il concerto, selezionate con cura e rispetto mettendo in luce la ricchezza culturale che fu ingiustamente soffocata dalle ideologie totalitarie, sono state eseguite dai quattro musicisti con partecipazione emotiva, buonaffiatamento musicale e padronanza tecnica degli strumenti.
 
L’evento, organizzato dalle Sezioni ANPI di Cesena e ANPI Provinciale di Forlì in collaborazione con l’Associazione MagicaMenteMozart aps, è stato un momento di riflessione e commozione, ma anche di celebrazione della memoria. Il concerto ha saputo unire storia, musica e ricordo, offrendo un’occasione per riflettere sull’importanza di non dimenticare le atrocità del passato e di preservare la cultura come strumento di resistenza e identità.
 
Un ringraziamento particolare è andato all’ILMC – Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria e al Maestro Francesco Lotoro, che da anni si dedica con passione e impegno alla ricerca e alla valorizzazione della musica dei deportati nei campi di concentramento, una missione che ha permesso di restituire alla storia e alla cultura internazionale il valore di opere altrimenti destinate a perdersi nel tempo. Senza il suo lavoro e il suo instancabile impegno, il programma di oggi non sarebbe stato possibile.
 
L’emozione del pubblico, visibilmente commosso alla fine del concerto, testimonia quanto sia fondamentale non solo mantenere viva la memoria, ma anche dare spazio a queste opere che, attraverso la bellezza della musica, raccontano storie di sofferenza, ma anche di resistenza, coraggio e speranza.
 
La serata si è conclusa con un caloroso applauso che ha reso omaggio non solo ai musicisti, ma a tutti coloro che, attraverso la musica e la memoria, continuano a combattere contro l’oblio delle ingiustizie passate.

Commenti
Exit mobile version