Oggi alla “Carducci” la presentazione del libro di Giovanni Grasso, “L’amore non lo vede nessuno”

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Solo posti in piedi questa mattina alla Sala “Rossi-Monti” presso la Biblioteca Comunale “Carducci” per assistere alla presentazione del libro di Giovanni Grasso, “L’amore non lo vede nessuno”, (Rizzoli).Oltre all’autore sono intervenuti, il sindaco, Luca Secondi, l’assessore alla Cultura, Michela Botteghied il giornalista Mino Lorusso che ha coordinato il piacevole e partecipato incontro con il pubblico. In sala tra gli altri, oltre a diversi rappresentanti istituzionali, di associazioni socio-culturali anche la vice-presidente della Camera dei Deputati, Anna Ascani, il senatore Walter Verini e la consigliera regionale, Letizia Michelini.

Dopo tre apprezzati romanzi a sfondo storico (sul totale di nove libri pubblicati) il primo sul legame proibito tra un ebreo tedesco e una silfide ariana, il secondo sull’impresa impossibile del grecista e aviatore Lauro De Bosis, che sfida la sorte per lanciare volantini anti regime fascista su Roma e finisce per inabissarsi nel Tirreno, e infine il terzo sulla misteriosa scomparsa di un soldato nella Grande guerra, questa volta il consigliere per la comunicazione e direttore dell’Ufficio Stampa del presidente della Repubblica, Giovanni Grasso, ha dato libero corso alla sua immaginazione con un giallo esistenziale, (L’amore non lo vede nessuno, Rizzoli, 240 pp., 19 euro), ma in chiave di “moralità leggendaria”.   

L’amore non lo vede nessuno è un romanzo, un’indagine spietata sul senso autentico dell’esistenza, che ci costringe davanti allo specchio, occhi negli occhi con la parte più oscura di noi, e ci interroga sulla necessità di perdonare e di perdonarci. Un thriller esistenziale sul perdono. E sull’amore. Ma su quale tipo di amore? Coniugale, passionale, spirituale, platonico o l’amore di Dio? «Sull’amore che può far male – ha detto Grasso – ho preso in esame un amore molto forte, probabilmente molto immaturo. Il pendolo va da un amore che si pretende assoluto e sa di passione a uno tossico che sa di dipendenza».

Ogni martedì pomeriggio, per sessanta minuti esatti, in un anonimo bar di provincia, Silvia incontra, di nascosto, un affascinante sconosciuto. Sono legati da un patto. Lui ha promesso di rivelarle ogni particolare sulla sua relazione con Federica, la sorella di Silvia morta da pochi giorni in un incidente stradale in circostanze sospette. Lei, in cambio, si è impegnata a non fare ricerche per scoprire l’identità del suo misterioso interlocutore. Ma il racconto di quell’uomo senza nome, colto e raffinato, è davvero attendibile? E fino a che punto Silvia può fidarsi di lui? La ricerca della verità, in un crescendo di colpi di scena, sarà un percorso sorprendente e doloroso, che porterà Silvia ad affrontare un groviglio di contraddizioni e segreti indicibili, tra amori assoluti e giochi di potere. Il mondo che Federica abitava, nel quale è facile smarrire il confine tra innocenza e colpevolezza.

“Sono venuto volentieri a Città di Castello a presentare il mio volume, anche per il forte legame familiare che ho con l’Umbria, mio nonno siciliano comprò negli anni 20 una tenuta nei pressi di Todi. Questo libro parla di una storia di redenzione, attraverso una caduta. Posso confidare tranquillamente che molte delle sue pagine sono state concepite nella casa di Todi. Questo romanzo è stato definito un giallo esistenziale o-anche-un dramma spirituale e la spiritualità si concilia grandemente con la terra di San Francesco”, ha dichiarato Grasso. “Ringrazio chi ha organizzato questo incontro a partire dal sindaco, Luca Secondi, dall’assessore, Michela Botteghi, dal collega Mino Lorusso, dall’amico Giorgio Galvani e tutti coloro che sono intervenuti”, ha proseguito ancora Grasso nel ricordare di essere stato a Città di Castello nel novembre del 2021 per la presentazione di un altro libro. Grasso infine ha confermato che “L’amore non lo vede nessuno” diventerà una rappresentazione teatrale alla prossima edizione del Festival di Spoleto.


Il sindaco, Luca Secondi e l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi nel sottolineare apprezzamento “per il libro e per i sentimenti che ha messo in risalto” hanno ringraziato l’autore per le belle parole e colto occasione per il ruolo importante che svolge al Quirinale, di evidenziare la ricorrenza dei dieci anni di Alto Mandato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui hanno detto “va sempre la totale gratitudine e riconoscenza per il ruolo svolto sempre a difesa dei valori della Costituzione, della Patria e di tutti coloro che vivono nel nostro bellissimo Paese. Grazie”.
 

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