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Arcaleni “Sostegno alle famiglie: ripresentata mozione per abbattimento dei costi dei prodotti per l’infanzia venduti da Farmacie comunali”

La bocciatura in Consiglio della mia mozione sulle misure necessarie ad abbattere l’incidenza dell’IVA sui prodotti per l’infanzia da parte della maggioranza PD-Psi- Lista Secondi, risulta abbastanza assurda a fronte delle motivazioni addotte in aula che confliggono completamente con quanto proposto dai consiglieri del PD e approvato dalle giunte di centrosinistra in varie città, a Firenze come a Perugia.
In questi Comuni sono state deliberate decisioni presentate come “abbattimento dell’IVA su pannolini per l’infanzia e assorbenti femminili”, mentre in Consiglio comunale a Città di Castello la decisione di votare contro è scaturita dal puntiglio di “non poter decidere sull’IVA , dato che è un provvedimento nazionale”.

Vale la pena rilevare come il Consiglio comunale di Perugia abbia approvato una decisione che “riguarda la rete delle Farmacie Comunali e “l’esportazione” della minore tassazione oltre il Comune di Perugia. L’Azienda Speciale Farmacie di Perugia (AFAS) applicherà nelle farmacie del territorio “l’aliquota IVA minima, pari al 4%, riservata ai generi alimentari ed altri beni di prima necessità. Un provvedimento che comporterà una riduzione del prezzo finale degli assorbenti.”

Incredibile che una soluzione attuabile a Perugia non lo sia a Città di Castello e venga così osteggiata, a meno che si voglia bocciare non la proposta ma il (la) proponente.

A scanso di equivoci e di strani alibi, ho già ripresentato la mozione con un testo leggermente modificato, in modo da precisare che la risoluzione è ovviamente volta ad abbattere il costo dei prodotti per l’infanzia, scontandoli dal 10% in su, in modo da eliminare l’incidenza dell’IVA sul prezzo finale.

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