“E’ ormai qualche anno che due servizi importanti e all’avanguardia come l’ARCA e la Casa Azzurra risultano non più attivi nel Comune di Città di Castello e vorremmo capirne i motivi dato che ciò non risponde ai bisogni dei piccoli e delle loro famiglie: per le madri, ad esempio, La Casa Azzurra aperta dal 1999 è sempre stata un luogo d’incontro dopo l’evento della nascita e uno spazio di confronto rispetto ai saperi e alle pratiche educative con corsi di massaggio infantile e laboratori utili a sviluppare forme di auto-aiuto e orientare le famiglie nella funzione educativa.
Un servizio molto utile anche per la prevenzione, perchè capace di indirizzare, se necessario precocemente, verso altri servizi i casi di particolare necessità (difficoltà o svantaggi psicofisici del bambino, consulenza e mediazione familiare).
Rispetto ai bambini, sia Arca che Casa Azzurra hanno garantito occasioni di apprendimento in spazi appositamente attrezzati ed organizzati per il gioco e la scoperta, cercando di venire incontro alle esigenze di socializzazione dei bambini le cui famiglie non necessitano di un servizio a tempo lungo come il nido d’infanzia o in lista di attesa.
Ad oggi, le esigenze di incontro, confronto, guida e cura, come quelle delle giovani mamme sembrano incontrare il vuoto e ciò non è in linea con una realtà sociale vivace, peraltro sempre più esigua dal punto di vista numerico. Con la mancanza di tali servizi si rischia di perdere anche quel patrimonio di saperi e di formazione educativa espressa dalle operatrici qualificate, che avevano ripreso modelli di lavoro e documentazione dalle esperienze più avanzate dell’Emilia e della Toscana.
In attesa di conoscere i tempi della riapertura delle strutture degli asili nido, a tutt’ oggi chiuse per lavori gravati da un certo ritardo, riteniamo decisamente non secondario condurre una riflessione che aiuti a rispondere meglio e con maggiore cura , magari con nuove progettualità, alle esigenze di bambinia e famiglie”