
“Abbiate pietà di lei” è il titolo della performance estemporanea ideata dall’artista tifernate Moira Lena Tassi, nata a Losanna ma da tempo residente a Bologna.
A dare corpo alla performance è stata Angelica Pettinari , giovane attrice tifernate emergente, che, attraverso le parole della poetessa iraniana Forugh Farrokhzad, ha interpretato il dolore universale delle donne, in una piazza Matteotti affollata e caotica, in un giorno tutt’altro che casuale: l’8 marzo , giornata dedicata ai diritti delle donne.
Una scelta tutt’altro che casuale, pensata per stimolare la riflessione collettiva.
Così l’artista spiega la performance:
“Ogni anno, quando si avvicina l’8 marzo, abbiamo l’opportunità di riflettere sulle conquiste raggiunte, sulle sfide ancora aperte e sulle disparità che persistono nella nostra società in tema di diritti delle donne. Purtroppo, i numeri parlano chiaro: in Italia, come in molte altre parti del mondo, la violenza di genere ei femminicidi restano una tragica realtà. E non possiamo ignorare ciò che accade in Iran, in Afghanistan, in Somalia e in tanti altri paesi.
Forugh Farrokhzad , simbolo di libertà e della lotta delle donne iraniane contro l’oppressione: con la sua poesia audace e il suo spirito anticonformista, ha sfidato le rigide convenzioni della società iraniana, parlando apertamente di desiderio, indipendenza e dolore femminile. La sua voce, soffocata prematuramente da una morte tragica nel 1967, continua a risuonare tra le donne che ancora oggi combattono per la propria libertà.”
Angelica Pettinari ha indossato un abito riciclato, sul quale l’artista ha dipinto il corpo nudo di una donna martoriata da ferite, simbolo del dolore di tutte le donne che hanno sofferto e perso la vita per il solo desiderio di essere libere. Sulle spalle portava un velo nero, segno di lutto per le vittime di violenza, sul quale erano cucite le parole “Sii viva e libera” , un messaggio rivolto a tutte le donne.
Ispirandosi ad una sua opera pittorica, Moira Lena Tassi ha avvolto la parte superiore della testa di Angelica, coprendole anche gli occhi, e ha dipinto una lacrima d’oro sul suo viso. Sulle mani e sui piedi dell’attrice ha disegnato le stigmate, ulteriore simbolo di sofferenza e sacrificio.
La reazione del pubblico è stata intensa e variegata: stupore, shock, partecipazione. Numerosi i castellani che si sono fermati ad osservare con interesse e coinvolgimento la performance, lasciandosi toccare dalla sua potenza espressiva.
L’ attrice ha dato vita alla performance posizionandosi al centro di Piazza Matteotti, incrociando gli sguardi stupiti, quasi scioccati, dei passanti. Attorno a lei si è presto formata una folla, attratta dalla potenza della sua interpretazione.
Movimenti contratti, il corpo teso a esprimere il dolore di una donna. “Abbiate pietà” , un grido disperato, una supplica di aiuto.
“Un’esperienza intensa, toccante. Interpretare un dolore così profondo è stato anche estremamente faticoso, sia fisicamente che psicologicamente. Mi sono sentita attraversata da un’energia potente e dolorosa
Ringrazio Moira Lena Tassi per avermi dato questa incredibile opportunità.”
La grande abilità dell’attrice è stata quella di calarsi completamente nel ruolo, estraniandosi dal caos di una piazza gremita in un giorno di mercato. Il suo obiettivo non era solo recitare, ma trasmette un messaggio potente, capace di far riflettere: un richiamo alla coscienza collettiva, un invito a non restare indifferenti di fronte alla sofferenza e alla lotta delle donne nel mondo.