Teatro comunale degli Illuminati gemito per il Processo Storico nella Giornata Internazionale della Donna

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Teatro comunale degli Illuminati sold out per la 4a edizione del Processo Storico, lo spettacolo di beneficenza organizzato dal Comune di Città di Castello, dal Distretto Umbria dell’AMI (Avvocati Matrimonialisti Italiani), e dal Comitato tifernate della Croce Rossa Italiana, con il patrocinio dall’Ordine degli Avvocati di Perugia, che sabato 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, ha portato sul palcoscenico “Il caso Lidia Poët”. La rappresentazione della vicenda processuale della prima avvocata italiana, iscritta e poi cancellata dall’ordine professionale della categoria, per la sceneggiatura della presidente di AMI Umbria avvocato Nada Lucaccioni e la regia di Alessandra Carmignani, è stata molto apprezzata dagli spettatori in platea e nei palchi.

Il pubblico ha sottolineato con applausi scroscianti l’esibizione dei protagonisti: magistrati, avvocati, tutori della legge, volontari della Croce Rossa Italiana, docenti, studenti e artisti, che per una sera hanno indossato le vesti degli attori nella finzione scenica di un’ipotetica revisione processuale da parte degli allora giudici cassazionisti partita dal diario biografico scritto dal fratello della Poët. La Corte, impersonata dal presidente della Corte d’appello penale di Perugia Paolo Micheli, dal presidente di Sezione penale della Corte d’appello di Firenze Daniele Cenci e dal magistrato del Tribunale di Perugia Francesco Loschi, attraverso il racconto del fratello di Lidia, Cristian Braganti, già presidente del Consorzio Pro Centro, ha rievocato i momenti salienti della storia.

L’acceso dibattito tra consiglieri dell’Ordine dell’epoca è stato interpretato dall’avvocato Vittorio Betti, presidente di Sogepu e dall’avvocato Francesco Maria Falcinelli, vice presidente della Camera Penale di Perugia. Il ricorso per l’annullamento dell’iscrizione da parte del procuratore del Regno è stato riproposto dal luogotenente Fabrizio Capalti, comandante della stazione carabinieri di Città di Castello. L’amore di Lidia per il diritto, la lotta per il suo esercizio fino alla collaborazione con la Croce Rossa Italiana durante la prima guerra mondiale sono state ricostruite dagli allievi della scuola Diamante danza, Adelaide Braganti e Davide Manenti; dai ballerini Olimpia Lorenzini e Stefano Capitani; dai volontari del Comitato di Città di Castello della CRI, tra i quali il vice presidente luogotenente Francesco Serafini nei panni di un medico chiamato a curare un soldato durante la prima guerra mondiale, ruolo ricoperto dal tenente Marco Pierini, comandante della Polizia Locale di Citerna; dagli studenti e le studentesse del Liceo Plinio il Giovane e dell’Istituto San Francesco di Sales, il cui preside professor Simone Polchi ha impersonato il rettore. “Una magnifica serata, che ancora una volta è stata caratterizzata dal grande coinvolgimento di tutta la nostra comunità, nelle sue diverse sfaccettature, sul tema dei diritti della donna e dell’affermazione della parità di genere”, sottolineano il sindaco Luca Secondi e gli assessori Letizia Guerri e Michela Botteghi, che hanno partecipato all’evento insieme al presidente del consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia, avvocato Carlo Orlando, e alla vice presidente, avvocato Silvia Egidi.

“Ringraziamo AMI Umbria, con la sua presidente Nada Lucaccioni per averci offerto, insieme al Comitato tifernate della Croce Rossa Italiana, ai tanti interpreti che si sono messi generosamente a disposizione dello spettacolo, una opportunità unica e davvero senza eguali di riflettere sulla condizione della donna e sul tema dei diritti di genere, sul riconoscimento e l’affermazione dei quali si calcola la vera cifra di civiltà di una comunità”, evidenziano gli amministratori, ricordando i tanti eventi dedicati ai diritti delle donne che si sono susseguiti nella settimana dell’8 marzo, patrocinati dall’amministrazione e frutto dello spirito di iniziativa del mondo dell’associazionismo della città. “Fin d’ora diamo appuntamento all’edizione 2026 del Processo Storico – evidenzia Secondi con Guerri e Botteghi – lanciando un appello ai nostri concittadini, che dev’essere anche un impegno per i prossimi mesi: quello di non separare mai la trattazione del tema dell’affermazione dei diritti della donna dal tema della lotta alla violenza sulle donne”. L’intero ricavato dalle offerte generosamente lasciate dal pubblico all’ingresso a teatro è stato devoluto al termine della serata al Comitato di Città di Castello della Croce Rossa Italiana. L’evento è stato inserito dall’Ordine degli Avvocati di Perugia tra gli appuntamenti del programma della formazione professionale con il riconoscimento ai legali presenti di crediti in materia deontologica.

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