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Davide Marra commenta il quinto posto finale in classificadella ErmGroup Altotevere: “Il lavoro alla fine paga sempree noi siamo stati bravi nel tenere duro. Con Mantova neiplay-off potrebbero essere i particolari a decidere il match”

Davide Marra commenta il quinto posto finale in classifica
della ErmGroup Altotevere: “Il lavoro alla fine paga sempre
e noi siamo stati bravi nel tenere duro. Con Mantova nei
play-off potrebbero essere i particolari a decidere il match”
Campionato terminato ma testa subito ai play-off: non c’è
tempo per nessuno di tirare il fiato, nemmeno per la ErmGroup
Altotevere, che ha concluso la “regular season” sul quinto gradino
del girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca. In
pratica, è l’ultima squadra della metà nobile della classifica e la
prima outsider dietro il quartetto delle grandi favorite: Personal
Time San Donà di Piave, Belluno, Negrini Cte Acqui Terme e
Gabbiano Farmamed Mantova, con la quale i biancazzurri ora
incroceranno i destini. All’ex capitano e libero Davide Marra, passato da giocatore alla duplice veste di allenatore a supporto di
Marco Bartolini e Mirko Monaldi e allo stesso tempo di preparatore
atletico della squadra (sempre in panchina durante le partite), il
compito di stilare il bilancio della stagione regolare. Riassumendo:
11 punti all’andata e 19 al ritorno, 8 nelle prime 8 giornate e 22
nelle successive 10, con salto dalla penultima alla quinta posizione.
Un cambio di passo più che deciso: quali componenti hanno giocato
in tal senso? “Sicuramente, il lavoro alla fine paga sempre.
D’altronde – spiega Marra – diversi sono stati i nuovi innesti in
estate, quindi occorreva del tempo per entrare nei giusti
meccanismi. Nei periodi di difficoltà, poi, la società, i vari staff e i
giocatori hanno dimostrato una compattezza tale che è stata
determinante. C’era la consapevolezza del fatto che questo gruppo
avrebbe risalito la china; gli infortuni della prima parte di annata
sono stati un ulteriore handicap, ma ci hanno insieme fortificato.
L’arrivo di Matteo Maiocchi è stato importante non solo per
l’apporto fornito in partita, ma in primis per l’innalzamento del
livello di allenamento. Diciamo allora che siamo stati bravi nel tenere duro quando la situazione era delicata”. La squadra è
ripartita grazie alle vittorie su Brugherio e Ancona, ma non credi
che il segnale evidente della svolta sia arrivato con il 3-0 di
Sarroch? “Senza dubbio. Eravamo in emergenza anche allora, però
la ricordata consapevolezza in noi c’era già e quel primo set
ribaltato in nostro favore dal 17-21 è stato lo spartiacque. Sul piano
mentale, il passo avanti è stato spiccato proprio in quel frangente”. La possibilità di contare su un’alternativa importante in ogni ruolo è
stata l’altro elemento chiave? “E’ la fortuna che ogni allenatore
vorrebbe avere. Ma per arrivare a questo bisogna navigare tutti
nella stessa direzione e trasmettere ai ragazzi la convinzione di
aver bisogno di ognuno di loro. Si è allora creata una sana
competizione interna che ha unito ancora di più il gruppo, anche
perché fra i giocatori regna molta amicizia”. Domenica 16 marzo
sarà già tempo di play-off; nell’insolito orario delle 20.30 (adesso è
ufficiale), andrà in scena a Mantova gara 1 contro la Gabbiano
Farmamed. In quel palasport avete vinto un mese e mezzo fa e
ripetersi non sarà facile. “I due confronti dicono che loro hanno
vinto 3-2 a San Giustino e che noi abbiamo vinto a Mantova con lo
stesso risultato: perfetta parità, di conseguenza. Ritengo pertanto
che, salvo situazioni particolari, anche stavolta la gara potrebbe
decidersi per questione di piccoli particolari, o per pochi palloni. C’è
un sostanziale equilibrio, insomma, che esalta ulteriormente il
lavoro portato avanti in questi mesi: sapevamo di avere quattro
avversarie sulla carta più forti, come poi hanno dimostrato sul
campo, ma noi siamo riusciti a colmare una bella fetta di gap, tanto
che per una notte siamo stati persino quarti in classifica. Se dunque
Mantova dispone di un organico di alto livello e completo, anche noi
abbiamo pur sempre dimostrato di possedere qualità”. E per Davide
Marra come procede questa prima esperienza da pedina dello staff
tecnico? “Mi sono trovato benissimo e sono impegnato di fatto a
360 gradi, perché mi occupo della parte tecnica e di quella fisica.
Ottima l’intesa con Marco Bartolini e con Mirko Monaldi e per questo
li ringrazio: non vi è mai stato alcun problema; anzi, ognuno di noi
ha un ruolo suo e uno spazio per potersi esprimere, il che non era scontato. Ci unisce inoltre anche la condivisione delle idee i frutti si
sono poi visti sul campo”.

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