“Confusa, caotica e inopportuna. Queste sono le caratteristiche che sembrano avere la corsa all’esternazionalizzazione di parte della sicurezza aeroportuale che diventa ogni giorno più enigmatica. Da indiscrezioni, abbastanza insistenti, sembrerebbe che il tutto potrebbe avere inizio il primo di aprile, ma potrebbero mancare le dovute certificazioni di competenza Enac. Questo rende ancora più incomprensibile e ingiustificata, quanto mai arraffazzonata, questa corsa verso l’esternalizzazione che produce, senza alcun dubbio dumping contrattuale, abbassando notevolmente i salari per gli operatori che saranno assunti, a tempo determinato oltretutto, dalla nuova società aggiudicatrice”.
“Oltre a questo, sorge anche il dubbio che la situazione sembrerebbe non percorribile dal punto di vista giuridico. Il bando di gara prevede che all’appuntamento del primo aprile, giorno in cui verrà avviato il servizio in appalto, l’azienda aggiudicatrice della gara abbia tutte le certificazioni previste dalle regolamentazioni aeroportuali europee. Se le indiscrezioni dovessero risultare veritiere, i dubbi e le perplessità dovrebbero essere propri anche di tutti i cittadini ma soprattutto delle Istituzioni, trattandosi di una realtà gestita con fondi pubblici.
Non a caso, come Uiltrasporti, abbiamo già chiesto a Enac nazionale e alla Regione Umbria di aprire un tavolo di confronto su tali tematiche, affinché non si esca dai confini delle regole di legge e aeroportuali, oltre che dalla difesa dei salari. Pertanto, diventa ancor più urgente affrontare nelle sedi dovute questo modello gestionale che Sase Spa ha scelto in una realtà medio piccola che non si giustifica. Confidiamo a questo punto in tutte le Istituzioni coinvolte perché immediatamente facciano luce e fughino qualsiasi dubbio sotto ogni punto di vista”.
“La Uiltrasporti pretende massima trasparenza e garanzie per un giusto e corretto salario agli operatori a cui verrà applicato un contratto nazionale diverso da quello del Trasporto Aereo”.
Così in una nota la UilTrasporti Umbria.